sabato 4 agosto 2018

Le funzioni esecutive: cosa sono e in cosa possono essere utili


Le abilità cognitive comprendono tutti i processi attraverso i quali un individuo percepisce, registra, mantiene, recupera, manipola, usa ed esprime informazioni. 
Facciamo un esempio e pensiamo ad una semplice azione quotidiana come “rispondere al telefono”. Questo compito, che appare semplice ed automatico, coinvolge diverse abilità cognitive: l
a) la percezione (sentire lo squillo del telefono), 
b) attenzione (isolare lo squillo da tutti gli altri suoni presenti), 
c) la presa di decisione, detta anche decision making (rispondere o no),
d)  le abilità motorie (alzare la cornetta), abilità linguistiche (parlare e capire cosa ci viene detto),
e)  le abilità relazionalii (interpretare il tono di voce e interagire in modo appropriato).
 Vediamo brevemente alcune delle abilità cognitive di base:
  • La percezione si riferisce ai modi attraverso cui l’informazione acquisita dall’ambiente attraverso gli organi di senso (la vista, il tatto, l’udito ecc.) è trasformata in esperienza di oggetti, eventi, suoni, gusti, sapori ecc.
  • Il riconoscimento è la capacità di categorizzare un oggetto (ad esempio, quando vediamo un merlo lo riconosciamo come appartenente alla categoria “uccelli”), ma serve anche ad associare l’oggetto con le rappresentazioni che ne descrivono il suo utilizzo (quando riconosco un oggetto come una “penna” attivo le conoscenze che ho sulle penne, ad esempio, so che “serve per scrivere”).
  • L’attenzione è quella funzione che permette all’individuo di filtrare ed elaborare le informazioni o input provenienti dall’ambiente esterno. Può essere scomposta in diverse componenti: Attenzione divisa quando il soggetto svolge più compiti in contemporanea, Attenzione sostenuta (vigilanza) quando dobbiamo prestare attenzione ad una fonte d’informazione per un tempo prolungato, Attenzione selettiva quando tra diversi stimoli che arrivano contemporaneamente, selezioniamo quelli a cui prestare attenzione senza lasciarci distrarre da stimoli interferenti; pensiamo ad esempio a quando siamo ad un festa e stiamo parlando con un amico, nel frattempo ci sono molti stimoli uditivi (la musica, altre persone che parlano), ma noi siamo in grado di selezionare e analizzare solo quelli provenienti dalla persona con la quale stiamo conversando (fenomeno del cocktail party).
  • La memoria è la capacità di immagazzinare nuovi ricordi e di recuperarli a distanza di tempo. Esistono diversi tipi di memoria: la memoria a lungo termine (MLT) ha capacità illimitate e può conservare le informazioni per periodi estremamente lunghi. Rientra nella MLT la memoria dichiarativa che riguarda tutte le conoscenze esplicite che possediamo sul mondo (i leoni si trovano in Africa) e si suddivide in memoria semantica (tutto quello che so sui leoni) ed episodica, cioè legata a degli episodi della nostra vita (quella volta che allo zoo ho visto i leoni); la memoria procedurale invece, è costituita da conoscenze che non sono esprimibili a parole (come andare in bici, come guidare la macchina, ecc.). La memoria di lavoro, è un sistema per il mantenimento temporaneo e per la manipolazione attiva dell’informazione (ad esempio mentre facciamo un calcolo mentale, quando teniamo a mente un numero telefonico mentre lo digitiamo, ecc…).
  • Le abilità motorie, ossia la capacità di muovere i muscoli e il corpo e l’abilità di manipolare gli oggetti
  • Il linguaggio, quindi la capacità di tradurre i suoni o le scritte in parole (la comprensione) e l’abilità di generare output verbali o scritti (la produzione del linguaggio).
fonte: web 
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pubblicato da Maria Luisa Boninelli
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