Il metodo Feuerstein lavora sulla stimolazione del sistema cognitivo e di apprendimento, stimolando il bambino ad acquisire pensieri propri, elaborare concetti, dedurre, comunicare in modo chiaro e schematico informazioni.
Per raggiungere questo risultato, naturalmente, ci vuole tempo, pazienza e costanza.
La stimolazione del pensiero consiste nel seguire il bambino, affettuosamente e con fiducia, e dargli gli strumenti per costruire la sua capacità cognitiva.
Un esempio è quello di partire da qualcosa che stimoli naturalmente la sua curiosità e, gentilmente, indurlo a ragionare. Se, per esempio, il bimbo si incanta davanti ad un fiore e lo indica, dicendo “fiore” bisognerà intervenire facendogli tante domande, che lo stimolino a racimolare più informazioni possibili da quel fiore che gli piace. “È bello?” “Di che colore è?” “Contiamo i petali, vuoi? Uno, due, tre, quattro e cinque. Sono cinque. Quanti petali ha questo fiore?” “Vuoi annusarlo? Profuma?” “Com’è questo profumo?” e via discorrendo.
Questa dinamica andrà attivata ogni qualvolta si capirà che il piccolo è particolarmente interessato a qualcosa ed, empaticamente, si sente che è disposto a provare a ragionarci su.
È importante porre sempre le domande in maniera tranquilla e dolce, come se fosse una conversazione e non un interrogatorio.
È vietato mettere ansia o fretta al bambino, mentre è consigliato incoraggiarlo, qualsiasi risposta dia, e festeggiarlo con una carezza od un abbraccio entusiasta quando dà una risposta particolarmente acuta
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