giovedì 16 agosto 2018

Metodologie a confronto: Gardner e la teoria delle intelligenze multiple.

Howard Gardner ha  acquisito celebrità nella comunità scientifica grazie alla sua notissima teoria sulle intelligenze multiple. La sua proposta consiste nel considerare priva di fondamento la vecchia concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d'intelligenza (Q.I.), e sostituirla con una definizione più dinamica, articolata in sottofattori differenziati. Gardner ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna deputata a differenti settori dell'attività umana:
  • Intelligenza logico‐matematica
  • Intelligenza linguistica
  • Intelligenza spaziale
  • Intelligenza musicale
  • Intelligenza cinestetica o procedurale
  • Intelligenza interpersonale
  • Intelligenza intrapersonale. In seguito, nel corso degli anni '90, ha proposto l'aggiunta di altri due tipi di intelligenza: quella naturalistica e quella esistenziale.
Le teorie delle intelligenze multiple è stata inserita nel libro ‘Frames of the Mind’, scritto nel 1983 e conosciuto in Italia come ‘Formae mentis’, in cui si sosteneva l’esistenza di diverse forme di intelligenza in aggiunta a quelle già conosciute.
Gardner criticando le teorie vigenti, perché considerate riduttive e statiche, e partendo da studi eseguiti su bambini dotati da diversi capacità intellettive, riesce a desumere l’esistenza di differenti aspetti legati all’intelligenza. Tali risultati furono confermati da ricerche eseguite su pazienti con ictus a cui mancavano delle funzioni cognitive, e, di conseguenza, hanno permesso di formulare un concetto molto più ricco diintelligenza. Partendo da questo presupposto si ottenne una forma di intelligenzacomposta da ben sette abilità intellettive. La teoria che ne deriva sarà, dunque, definita dallo stesso Gardner teoria delle Intelligenze multiple.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Nessun commento:

Posta un commento