sabato 18 agosto 2018

Le coccole della mamma favoriscono lo sviluppo cerebrale del bimbo

LA CAREZZA di una madre va ben oltre un semplice gesto d'affetto.                                     Il contatto fisico tra lei e il proprio piccolo, infatti, sarebbe fondamentale per lo sviluppo del cervello del bambino. Secondo un nuovo studio sui topi del team di esperti dell’Emotional Brain Institute di New York, pubblicato sulla rivista eNeuro come le cure materne siano un fattore chiave per lo sviluppo cerebrale della prole e possono avere effetti anche a lungo termine, in quanto modulano la produzione di serotonina, neurotrasmettitore chiave per lo sviluppo del cervello. Separare un figlio dalla propria madre nella prima fase della sua vita, precisano i ricercatori, potrebbe quindi far deviare questo sviluppo e causare una maggior suscettibilità a disturbi neuropsichiatrici e problemi comportamentali. Se un bimbo dovesse perdere la genitrice in questa fase della vita o essere allontanato da lei, è quindi molto importante riempirlo di attenzioni e coccole per colmare questo vuoto. 


LO STUDIO

Lo studio, coordinato dalla psichiatra Catia Teixeira, è stato condotto su un gruppo di 24 cuccioli di topo. Il team si è servito di un metodo innovativo, ovvero di registrazioni elettrofisiologiche wireless, un sistema con cui è possibile di registrare l’attività cerebrale in remoto, e ha permesso di monitorare il cervello dei cuccioli durante i momenti di interazione con la propria madre. Dalle analisi, il team di ricercatori è riuscito a mostrare l'esistenza di un legame diretto tra la cura materna e la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore noto per essere coinvolto in importanti funzioni, tra cui lo sviluppo del cervello e la regolazione del tono dell'umore e delle emozioni.



I RISULTATI

I ricercatori hanno scoperto che il contatto materno è in grado di aumentare nei cuccioli l'attività della corteccia cingolata anteriore, una regione del cervello ricca di recettori della serotonina. Quando invece i ricercatori hanno bloccato artificialmente questi recettori, l'effetto della presenza della madre è stato neutralizzato del tutto. Successivamente, i ricercatori hanno trattato alcuni cuccioli, che erano stati precedentemente isolati dalla madre, con la fluoxetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (ovvero che ne impedisce il riassorbimento, aumentandone la disponibilità per il cervello) e principio attivo di una classe di psicofarmaci che rientrano nell'ambito degli antidrepressivi. Una volta somministrato il farmaco, i ricercatori hanno osservato che l'attività della corteccia cingolata anteriore aumentava in modo molto simile a quanto osservato con la presenza della madre. “I nostri risultati, quindi, evidenziano come il contatto materno e il sistema della serotonina siano importanti regolatori dell'attività neuronale nel cervello in via di sviluppo dei cuccioli”, concludono i ricercatori.
Fonte: la Repubblica. 


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pubblicato da Maria Luisa Boninelli


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