lunedì 17 ottobre 2022

Il Metodo Feuerstein e il cervello



🎯 Il Metodo Feuerstein è un approccio #metacognitivo alle #problematiche legate all’imparare in senso generale.
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Questo è molto importante nella nostra #società di oggi dove il #cervello si trova a fronteggiare nuove situazioni (vedi di recente l’adattamento all’emergenza Covid-19).
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Sapere quali #strategie utilizza la nostra mente e a quali #risorse può affidarsi per raccogliere le informazioni, elaborarle e trasmetterle diventa utile per facilitare la nostra flessibilità cognitiva e il nostro adattamento emozionale.

🎯 Come si svolgono gli incontri con il #metodofeuerstein?

Vengono proposti #incontri #individuali o in piccolo gruppo dove, utilizzando gli #strumenti tratti dal Programma di Arricchimento strumentale ideato da Feuerstein, si possono acquisire, condividere o essere più consapevoli delle strategie di pensiero necessarie per associare, collegare, integrare, organizzare le informazioni provenienti dall’ambiente.

🌞Per informazioni:
unmomentostopensando@gmail.com

















pubblicato da Maria Luisa Boninelli

lunedì 15 agosto 2022

La scarsa attenzione e i compiti della scuola: un connubio impossibile?




La scarsa #attenzione di #bambini e #ragazzi, e quindi la loro difficoltà a concentrarsi, può rendere difficile il momento dei compiti a casa e non proficuo il rendimento scolastico.
Ma non c’è da allarmarsi: problemi del genere sono molto diffusi e sono anche normali data l’età, in cui il mondo è una continua sorpresa e gli stimoli esterni sono continui.
La soglia di attenzione in giovane età è molto più bassa di quella di un adulto, perché la noia subentra molto velocemente e il senso del dovere non è ancora così sviluppato.
Le attività possono sembrare ripetitive, complesse e talvolta poco interessanti per i bambini e per i ragazzi, e questo è particolarmente frequente per quanto riguarda i compiti e lo studio.
Cosa puoi fare come genitore?
1) Rendi autonomo i tuoi figli, ma sii pronto ad aiutare
2) Create insieme una routine giornaliera
3) Stabilite delle pause durante i compiti
4) Rendi i compiti a casa stimolanti
5) Rimuovi le fonti di distrazione dallo studio
6) Parla con i tuoi figli e ascolta i loro problemi, grandi e piccoli che siano
7) Leggete insieme dei libri
😎 Assicurati che dedichino tempo all’esercizio fisico

Per ulteriori informazioni sui percorsi di potenziamento cognitivo potete scrivere a
unmomentostopensando@gmail.com

Piero Angela ci ha lasciato



Per un genitore è importante capire che suo figlio più ancora che un ingegnere o un medico, deve saper diventare un uomo.
Questa costruzione comincia sin dall'inizio, stimolando nei piccoli la curiosità, l'interesse, il ragionamento, l'immaginazione.
Non bisogna quindi confondere il bersaglio: non si tratta di insegnare al bambino delle cose, ma insegnare a imparare attraverso le cose.
— P. Angela.




pubblicato da Maria Luisa Boninelli

giovedì 28 luglio 2022

Intelligenti si diventa


L'intelligenza non è immutabile e si può migliorare e modificare, non sprechiamo il nostro potenziale ed esprimiamo noi stessi al meglio, le nostre potenzialità sono illimitate ma vengono continuamente misurate, imbrigliate in schemi, voti rigidi e fissi.


Sta sicuro... c'è speranza! E' ciò che diceva il nostro Prof.re Reuven Feuerstein.

Ricordiamocelo sempre quando lavoriamo con i nostri bimbi e le loro famiglie.


domenica 17 luglio 2022

Stimolare la capacità di apprendimento? Si può! Il Metodo Feuerstein una risposta efficace.



Il metodo Feuerstein lavora sulla stimolazione del sistema cognitivo e di apprendimento, stimolando il bambino ad acquisire pensieri propri, elaborare concetti, dedurre, comunicare in modo chiaro e schematico informazioni. 

Per raggiungere questo risultato, naturalmente, ci vuole tempo, pazienza e costanza. 

La stimolazione del pensiero consiste nel seguire il bambino, affettuosamente e con fiducia, e dargli gli strumenti per costruire la sua capacità cognitiva. 

Un esempio è quello di partire da qualcosa che stimoli naturalmente la sua curiosità e, gentilmente, indurlo a ragionare. Se, per esempio, il bimbo si incanta davanti ad un fiore e lo indica, dicendo “fiore” bisognerà intervenire facendogli tante domande, che lo stimolino a racimolare più informazioni possibili da quel fiore che gli piace. “È bello?” “Di che colore è?” “Contiamo i petali, vuoi? Uno, due, tre, quattro e cinque. Sono cinque. Quanti petali ha questo fiore?” “Vuoi annusarlo? Profuma?” “Com’è questo profumo?” e via discorrendo. 


Questa dinamica andrà attivata ogni qualvolta si capirà che il piccolo è particolarmente interessato a qualcosa ed, empaticamente, si sente che è disposto a provare a ragionarci su.

È importante porre sempre le domande in maniera tranquilla e dolce, come se fosse una conversazione e non un interrogatorio. 

È vietato mettere ansia o fretta al bambino, mentre è consigliato incoraggiarlo, qualsiasi risposta dia, e festeggiarlo con una carezza od un abbraccio entusiasta quando dà una risposta particolarmente acuta

Se vuoi conoscere i nuovi corsi di formazione sul Metodo Feuerstein, scrivi a umomentostopensando@gmail.com 


Come si applica, in pratica, il Metodo Feuerstein




Al centro dell’attenzione e dell’applicazione di questo metodo c’è, naturalmente, il bambino. 

È su di lui che andranno concentrate tutte le attenzioni, le premure ed anche le coccole perché Feuerstein promuove l’affettività e la sua dimostrazione. 

Il bimbo che fatica ad apprendere va spesso accarezzato, esaltato quando riesce, abbracciato per festeggiare un traguardo raggiunto. 

Un ambiente amorevole, disteso e ricco di persone che gli dimostrano di credere in lui è un grandissimo aiuto per un piccino che si sta sforzando di superare i suoi limiti. 

Le persone che si occuperanno di un bambino in difficoltà tramite il metodo Feuerstein sono chiamati “mediatori” ed hanno, appunto, la funzione di mediare le difficoltà tra problema e bimbo, di accompagnarlo per mano, in maniera materna e rassicurante, attraverso i corridoi delle sue difficoltà.

Se anche tu vuoi diventare mediatore del METODO FEUERSTEIN, scrivi a: unmomentostopensando@gmail.com per avere tutte le informazioni rispetto ai nuovi corsi di formazione. 



Il Metodo Feuerstein cos'è e come utilizzarlo nella scuola dell'infanzia

Imetodo Feuerstein, ideato, studiato e messo a punto dal Professor Feuerstein, ha, come obiettivo principale, l’aiuto a bambini problematici, con difficoltà cognitive e ritardi dello sviluppo e dell’apprendimento. Secondo il celebre Professore, questi ostacoli possono essere superati in modo dolce, grazie all’interazione competente e mirata. 
Naturalmente, il metodo Feuerstein non si applica solo a bimbi con difficoltà ma può essere utile e stimolante per tutti i piccoli in fase di crescita ed apprendimento. 
Questo metodo educativo viene usato anche in ambiti molto diversi da quello della scuola dell’infanzia e dell’infanzia in generale e, secondo sondaggi condotti da specialisti in psicologia e sociologia, dà ottimi risultati: nelle aziende, per stimolare la produttività e spronare i lavoratori a migliorare le loro prestazioni, e con gli anziani. Sulle persone anziane, per esempio, ha dato eccellenti frutti soprattutto nelle situazioni di degenerazione cognitiva.

Chi era il Professor Reuven Feuerstein
Reuven Feuerstein, che è spirato nel 2014 a Gerusalemme, terra in cui ha creato il suo Centro per lo Sviluppo del Potenziale dell’Apprendimento, era di origini rumene ed era un professore universitario di psicologia. Il suo approccio a questa materia è iniziato in un contesto drammatico. Feuerstein infatti, fu internato, durante la seconda guerra mondiale, in un campo di concentramento, da cui riuscì a scappare per raggiungere Israele. Lì iniziò ad occuparsi dei bambini, che versavano in condizioni disumane, per condizioni igienico-sanitarie, nutrizionali, culturali. Inoltre dedicò gran parte delle sue energie e delle sue conoscenze nel supporto psicologico a bambini e giovani ragazzi superstiti dei soprusi disumani dei campi di concentramento.

I principi della teoria di Feuerstein
Il Professor Reuven Feuestein, grazie a studi approfonditi e pratica diretta su bambini estremamente traumatizzati, è arrivato ad una teoria secondo la quale tutto è modificabile, inclusi i disagi provocati da eventi spaventosi. Per far sì, però, che un bambino con difficoltà possa essere plasmato e superare i suoi limiti di apprendimento e carattere, è necessario l’intervento di altre persone e della modifica dell’ambiente circostante, quando non idoneo a supportare le facoltà di quel determinato bambino. In parole semplici, il Professore sosteneva che, con l’aiuto di persone attente, che sappiano interagire in maniera corretta con un bimbo che ha dei problemi, quel bambino può migliorare, sviluppare un potenziale intellettivo migliore e vivere una vita più serena e felice.

La capacità di apprendimento non è l’intelligenza
Secondo Feuerstein tutti gli esseri umani nascono con un’intelligenza. Alcuni, però, per motivi fisiologici, ambientali o di esperienza, non riescono a sviluppare la capacità di utilizzarla nel modo corretto, di renderla fruibile, di applicarla alle situazioni ed alle problematiche quotidiane. Questo, in psichiatria o neurologia, viene definito genericamente “ritardo dell’apprendimento”. Naturalmente, se al disturbo è associata una specifica patologia, vanno sempre e comunque seguite le indicazioni del medico, precisamente e scrupolosamente. Il metodo Feuerstein, però, non avendo alcuna controindicazione ma solo ed esclusivamente possibili benefici, può essere un ottimo complemento, un coadiuvante ed una metodologia da abbinare ai percorsi terapeutici tradizionali.
Credits: easynews 

sabato 18 giugno 2022

Il potenziamento Cognitivo negli adulti



Il Potenziamento Cognitivo è una sorta di “Allenamento della mente“. Si parte dall’assunto che la modificabilità cognitiva è sempre possibile, a prescindere dalle condizioni fisiche o dalle difficoltà cognitive presenti. 

Da questo specifico assunto possiamo sostenere che ogni persona, attingendo alle proprie risorse, può modificare il repertorio cognitivo migliorando l’efficacia e la funzionalità delle proprie abilità. 

Durante il percorso di potenziamento cognitivo il soggetto verrà sottoposto ad attività ed esercizi per migliorare i processi attentivi, mnestici, le strategie di pensiero, le modalità comunicative, la capacità di problem solving e il comportamento comparativo. 

Il potenziamento cognitivo si pone come obiettivo lo sviluppo delle attività mentali disponibili nell’individuo, accrescendo le loro funzioni e migliorandone il loro utilizzo incrementando le possibilità di invecchiamento di successo, ossia accrescendo qualcosa che è già disponibile. 

Nell’analisi della prospettiva d’ invecchiamento di successo non va tralasciato il ruolo attivo che ogni individuo ha nella costruzione del proprio sviluppo e del proprio invecchiamento

Invecchiare comporta una serie di cambiamenti nei differenti aspetti della cognizione; tuttavia contrariamente alla visione dell’anziano come soggetto a un inevitabile declino la ricerca in psicologia ha dimostrato che il declino non è pervasivo e che accanto ad aspetti di perdita ce ne sono altri che si mantengono in età avanzata.

Nell’ambito del potenziamento cognitivo, i training cognitivi inseriti all'interno del P.A.S sono degli esercizi mirati, basati su teorie neuropsicologiche e cognitive per il funzionamento del cervello, per il potenziamento delle funzioni cognitive come la memoria, il ragionamento, la velocità di elaborazione delle informazioni e l’attenzione. 

A differenza degli esercizi generici , questi training di potenziamento cognitivo stimolano in maniera adeguata le funzioni cognitive sulla base della conoscenza del loro funzionamento; sono dei compiti  mirati poiché esercitano alcune funzioni per volta e sono stati validati perché basati su ricerche scientifiche.


Il Programma di Arricchimento Strumentale ideato dal Prof.re Reuven Feuerstein rappresenta una risposta efficace per migliorare le capacità cognitive degli adulti e anziani perché li aiuta non solo a sviluppare nuove abilità, ma anche ad utilizzare in modo migliore quelle che già si possiedono e “obbliga” a diventare consapevoli dei propri mezzi e permette di ampliare il patrimonio della mente e a spingerlo verso il cambiamento.


Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2017/06/potenziamento-cognitivo-invecchiamento/


!! Vuoi diventare anche tu applicatore del Metodo Feuerstein o vuoi imparare a migliorare il tuo percorso di apprendimento? 

Partecipa ai miei corsi di formazione! 

Scrivi a : 

unmomentostopensando@gmail.com 

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

martedì 14 giugno 2022

Intelligenti non si nasce, ma si diventa




“Intelligenti non si nasce ma si diventa”

Con questa forte mission , lo psicologo Prof. Reuven Feuerstein ( 1921-2014) ha ideato un metodo con una solida base, sia teorica, sia applicativa. Reuven Feuerstein è una della principali figure nel campo della psicologia delle scienze e dell’educazione. Le sue teorie sulla psicologia cognitiva sono utilizzate in molti paesi sia nel campo del recupero cognitivo che in quello aziendale e riabilitativo.

Dietro l’espressione “difficoltà di apprendimento” si nascondono problematiche legate sia alla sfera cognitiva, sia a quella emotiva; infatti vi sono bambini e ragazzi con scarsa motivazione allo studio, scarsa autostima, difficoltà a organizzarsi, blocchi e insicurezze.

Attraverso il metodo Feuerstein si lavora per l’acquisizione di “buone abitudini cognitive” che permettono di riflettere sulle modalità attraverso le quali si apprende, modificandole e arricchendole, favorendo anche una migliore visione di se stessi.

Base teorica della metodologia Feuestein è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale che si fonda sull’educazione cognitiva e più precisamente sull’educazione metacognitiva, indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari – come leggere, calcolare, ricordare – e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo.
Ciò significa «insegnare a imparare» e quindi anche «imparare a imparare».

La modificabilità cognitiva strutturale la possiamo attivare grazie all’Esperienza di Apprendimento Mediato. Quest’opera di mediazione fornisce al bambino schemi di apprendimento e modelli di comportamento che lo rendono capace di sfruttare al meglio gli stimoli ambientali promuovendo un processo autonomo e autoregolato di crescita




pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Il Metodo Feuerstein: a chi si rivolge



Il metodo Feuerstein si rivolge sia ai bambini che agli adulti ed è applicabile in molti contesti diversi, sia clinici che educativi, sia individualmente che in gruppo.

Gli strumenti utilizzati sono gli eserciziari PAS (Programma Arricchimento Strumentale). Vengono svolti insieme a un mediatore certificato dall’Istituto Feuerstein di Gerusalemme e si presentano come schede da eseguire con il solo ausilio di una matita.

A seconda della fascia di età e della necessità dell’utenza che si rivolge al mediatore Feuerstein si valuta quali strumenti utilizzare e con quale obiettivo.

  • PAS Standard, utilizzato con persone dagli 8 anni in su.
  • PAS Basic, maggiormente indicato per bambini in età prescolare o persone (bambini e adulti) con funzioni cognitive immature o compromesse.

Il metodo Feuerstein è uno solo, non esistono diverse correnti di approccio e sarebbe opportuno diffidare delle opinioni sul metodo Feuerstein che si possono trovare in autonomia. L’unica strada per conoscere il metodo è quella di certificarsi come mediatore. Possono farlo i medici e gli psicologi ma anche i genitori, gli educatori, gli insegnanti, presso un centro che sia autorizzato dall’Istituto Feuerstein di Gerusalemme. Esistono anche centri di ricerca al riguardo.

L' unico modo per accedere ai materiali del metodo – fra i quali schede, corsi, pdf, esercizi – è ottenere prima la certificazione di mediatore.


pubblicato da Maria Luisa Boninelli