Al centro dell’attenzione e dell’applicazione di questo metodo c’è, naturalmente, il bambino.
È su di lui che andranno concentrate tutte le attenzioni, le premure ed anche le coccole perché Feuerstein promuove l’affettività e la sua dimostrazione.
Il bimbo che fatica ad apprendere va spesso accarezzato, esaltato quando riesce, abbracciato per festeggiare un traguardo raggiunto.
Un ambiente amorevole, disteso e ricco di persone che gli dimostrano di credere in lui è un grandissimo aiuto per un piccino che si sta sforzando di superare i suoi limiti.
Le persone che si occuperanno di un bambino in difficoltà tramite il metodo Feuerstein sono chiamati “mediatori” ed hanno, appunto, la funzione di mediare le difficoltà tra problema e bimbo, di accompagnarlo per mano, in maniera materna e rassicurante, attraverso i corridoi delle sue difficoltà.
Se anche tu vuoi diventare mediatore del METODO FEUERSTEIN, scrivi a: unmomentostopensando@gmail.com per avere tutte le informazioni rispetto ai nuovi corsi di formazione.
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