I bambini ed i ragazzi con sindrome di Down frequentano regolarmente la scuola dell'obbligo. Nella fascia di età successiva, però, e fino ai 24 anni, il numero degli studenti si riduce notevolmente. Alcuni frequentano corsi di formazione, ma solo pochi riescono a trovare un lavoro. Un adulto su quattro non ha un'occupazione e rimane a casa. Quanto le persone con sindrome di Down si avvicinano all'età adulta, infatti, la loro difficoltà di autonomia emerge con evidenza e ciò non facilita il possibile ingresso in una realtà lavorativa.
L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE - In direzione del progetto della piena inclusione sociale e professionale, una realtà molto importante continua ad essere l'integrazione scolastica, perché consente non solo di sviluppare gli apprendimenti in contesti inclusivi ma, anche di sperimentare e potenziare le abilità sociali e di relazione con i pari, favorendo l'imitazione degli atteggiamenti e dei comportamenti adeguati. A volte, infatti, alcuni bambini con sindrome di Down possono manifestare instabilità umorale o atteggiamenti esuberanti, dovuti ad una energica vitalità. In tali casi, è fondamentale che essi possano confrontarsi con i compagni e sviluppare insieme ad essi competenze sociali e di contesto più diffuse. Ogni esperienza di autonomia infatti, necessita di un´ottica di integrazione, perché la crescita della dimensione individuale è possibile nel confronto e nelle forme crescenti di responsabilizzazione, realizzabili nei contesti.
L'INTERVENTO SCOLASTICO - A scuola occorre progettare solide pratiche ed esperienze di inclusione, che promuovano lo sviluppo cognitivo e le abilità sociali, fin dalla Scuola dell'infanzia. Bisogna inoltre pianificare un intervento precoce, prelinguistico, che stimoli la percezione visiva ed uditiva e promuova lo sviluppo della memoria e della capacità linguistico-comunicativa, nei diversi contesti. Con l'inizio degli apprendimenti formali, alla Scuola Primaria, occorre poi favorire l'apprendimento della letto-scrittura e, successivamente, dell'aritmetica, tenendo presente le difficoltà cognitive e, al tempo stesso, le variabili individuali. Contemporaneamente, occorrerà stimolare l'espressione artistica e il disegno, per favorire le capacità creative. Queste ultime vengono in genere espresse con maggiore naturalezza nella danza o nella musica, anche grazie alle buone capacità di imitazione. Il consolidamento delle competenze didattiche di base può consentire poi l'approccio alle altre discipline.
Nel percorso di formazione degli allievi con sindrome di Down è molto importante coniugare i percorsi riabilitativi ed abilitativi con gli interventi educativi, con il supporto costante dei genitori, con cui condividere i progetti, gli interventi e le loro finalità, gli stili educativi. In tal modo diviene possibile coordinare adeguatamente il lavoro svolto dalla scuola con quello dei genitori ed intervenire nella presa in carico in modo compatto, coerente e significativo.
tratto da: disabili.com
Il Metodo Feuerstein nato per il recupero e lo sviluppo delle abilità cognitivo è utile nel potenziare gli aspetti cognitivi e relazionali dei bambini con sindrome di down. Per informazioni riguardo ad applicazioni potete inviarmi una mail a m.boninelli@univirtual.it