Associazione Rts Una Vita Speciale - Un momento sto
pensando... questo il motto della giornata di formazione realizzata
dall'Associazione Rts Una Vita Speciale sabato 21 gennaio, presso l'aula
magna del Liceo Quadri di Vicenza con il titolo di "Vecchi e nuovi
saperi strategici sui processi di pensiero e di apprendimento.
Introduzione al pensiero di Reuven Feuerstein a alla teoria della
modificabilità cognitiva strumentale", patrocinato dal Comune di Vicenza
e dell'Ufficio Scolastico Provinciale.
L'associazione Rts Una Vita Speciale, nata dalla sinergia tra le
famiglie dei bambini con Sindrome di Rubinstein-Taybi sparse sul
territorio italiano e con sede a Vicenza, è nata da soltanto un anno ed
ha già all'attivo l'organizzazione del convegno italiano, la
partecipazione al raduno internazionale ed ora si è prodigata perchè i
genitori, gli insegnanti, i clinici e gli educatori che seguono bimbi
diversamente abili potessero conoscere un nuovo metodo educativo.
L'approccio alla diversità e all'handicap non è un compito che può essere lasciato nelle mani esclusive della scuola, ma è necessario invece l'intervento sinergico di più forze (scuola, extrascuola, famiglia, mass media, associazioni) che in questo modo potranno garantire il processo di cambiamento, operando all'unisono, attraverso diverse azioni di intervento tra cui la formazione e l'informazione.
Troppo spesso non ci si rende conto ancora che l'eterogeneità rappresenta la normalità all'interno di un contesto scolastico e che le difficoltà di un allievo diversamente abile non costituiscono un incidente, ma una risorsa da cui partire per creare un processo formativo di qualità, dove tutti, diversamente abili e non, hanno l'opportunità di "imparare ad imparare".
Perché si sviluppi nella scuola la capacità di essere inclusiva per tutti, per avere una scuola capace di offrire risposte ai bisogni specifici di ognuno, tenendo conto che ognuno è e rappresenta una "speciale normalità" occorre lavorare attraverso la Pedagogia della Mediazione.
Occorre riconoscere che dobbiamo "non accettare cosi come sono" le persone con difficoltà cognitive come sostiene il Prof. Reuven Feuerstein ma aiutarli a cambiare, cambiando prima di tutto l'ambiente dove vivono.
E' stato questo concetto il filo conduttore della giornata, a partire dall'intervento del Consigliere Comunale Raffaele Colombara che portando i saluti dell'Assessore all'Istruzione Moretti e della Giunta, che ha sottolineato "il dovere, da parte dell'Ente Locale, di proporsi come interlocutore attento e pronto ad ascoltare i bisogni del proprio territorio, in particolare delle famiglie e dei più giovani, anche in un'ottica pedagogica-educativa di cui, soprattutto in questi tempi, la nostra Comunità manifesta un estremo bisogno."
A seguire l'intervento del dott. Flavio Fogarolo in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Provinciale che sottolineava come fosse necessario trovare un punto di congiunzione per poter garantire la massima continuità e professionalità nel rapporto tra docente di sostegno e l'allievo diversamente abile.
Necessità confermata anche dal presidente Cristina Gasparet che ha portato in seminario anche il racconto del suo incontro con il dott. Claudio Imprudente, persona considerata totalmente disabile e con capacità comunicativa "pari a zero" che però nella sua vita è arrivato a ricoprire il ruolo di Direttore della rivista "H parlante" e di Presidente del centro documentazione handicap di Bologna e che nel 2011 ha ricevuto una laurea ad Honorem per il suo grande lavoro di formatore e cooperatore di educatori ed insegnanti.
I lavori del convegno si sono aperti con un intervento della dottoressa Maria Luisa Boninelli dal titolo "il prof.re Reuven Feuerstein: il metodo e i sistemi applicativi", approfondito poi dall'intervento della dott.ssa Paola Pini soprattutto nell'aspetto concernente l'esperienza di apprendimento mediato.
Nel pomeriggio è intervenuta la dottoressa Nicoletta Lastella, mamma di un ragazzo disabile e prima persona in Italia ad adoperarsi perché tale metodo fosse utilizzato nell'educazione e nell'apprendimento dei bambini e dei ragazzi diversamente abili.
Il convegno, completamente finanziato dai fondi raccolti dall'Associazione, ha avuto un grande successo di partecipazione ed interesse al punto di convincere il comitato direttivo ad impegnarsi perché a seguito di questa giornata di presentazione del metodo possa essere organizzato un corso di formazione specifico per genitori, insegnanti e clinici, da realizzarsi a Vicenza nella primavera del 2012.
Le prime adesioni sono già state raccolte durante questo incontro ma se qualcuno fosse ancora interessato a partecipare, può inviare una richiesta di informazione con tutti i suoi dati all'indirizzo e-mail dell'Associazione RTS UNA VITA SPECIALE cristina@rubinstein-taybi.it o m.boninelli@univirtual.it
Per tutte le informazioni sulla associazione potete consultare il sito www.rubinstein-taybi.it, per contribuire ai progetti, è possibile effettuare una donazione sul c/c presso Unicredit Banca cod. iban IT 44 R 02008 118 11 000101105338, intestato ad ASSOCIAZIONE R.T.S UNA VITA SPECIALE
L'approccio alla diversità e all'handicap non è un compito che può essere lasciato nelle mani esclusive della scuola, ma è necessario invece l'intervento sinergico di più forze (scuola, extrascuola, famiglia, mass media, associazioni) che in questo modo potranno garantire il processo di cambiamento, operando all'unisono, attraverso diverse azioni di intervento tra cui la formazione e l'informazione.
Troppo spesso non ci si rende conto ancora che l'eterogeneità rappresenta la normalità all'interno di un contesto scolastico e che le difficoltà di un allievo diversamente abile non costituiscono un incidente, ma una risorsa da cui partire per creare un processo formativo di qualità, dove tutti, diversamente abili e non, hanno l'opportunità di "imparare ad imparare".
Perché si sviluppi nella scuola la capacità di essere inclusiva per tutti, per avere una scuola capace di offrire risposte ai bisogni specifici di ognuno, tenendo conto che ognuno è e rappresenta una "speciale normalità" occorre lavorare attraverso la Pedagogia della Mediazione.
Occorre riconoscere che dobbiamo "non accettare cosi come sono" le persone con difficoltà cognitive come sostiene il Prof. Reuven Feuerstein ma aiutarli a cambiare, cambiando prima di tutto l'ambiente dove vivono.
E' stato questo concetto il filo conduttore della giornata, a partire dall'intervento del Consigliere Comunale Raffaele Colombara che portando i saluti dell'Assessore all'Istruzione Moretti e della Giunta, che ha sottolineato "il dovere, da parte dell'Ente Locale, di proporsi come interlocutore attento e pronto ad ascoltare i bisogni del proprio territorio, in particolare delle famiglie e dei più giovani, anche in un'ottica pedagogica-educativa di cui, soprattutto in questi tempi, la nostra Comunità manifesta un estremo bisogno."
A seguire l'intervento del dott. Flavio Fogarolo in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Provinciale che sottolineava come fosse necessario trovare un punto di congiunzione per poter garantire la massima continuità e professionalità nel rapporto tra docente di sostegno e l'allievo diversamente abile.
Necessità confermata anche dal presidente Cristina Gasparet che ha portato in seminario anche il racconto del suo incontro con il dott. Claudio Imprudente, persona considerata totalmente disabile e con capacità comunicativa "pari a zero" che però nella sua vita è arrivato a ricoprire il ruolo di Direttore della rivista "H parlante" e di Presidente del centro documentazione handicap di Bologna e che nel 2011 ha ricevuto una laurea ad Honorem per il suo grande lavoro di formatore e cooperatore di educatori ed insegnanti.
I lavori del convegno si sono aperti con un intervento della dottoressa Maria Luisa Boninelli dal titolo "il prof.re Reuven Feuerstein: il metodo e i sistemi applicativi", approfondito poi dall'intervento della dott.ssa Paola Pini soprattutto nell'aspetto concernente l'esperienza di apprendimento mediato.
Nel pomeriggio è intervenuta la dottoressa Nicoletta Lastella, mamma di un ragazzo disabile e prima persona in Italia ad adoperarsi perché tale metodo fosse utilizzato nell'educazione e nell'apprendimento dei bambini e dei ragazzi diversamente abili.
Il convegno, completamente finanziato dai fondi raccolti dall'Associazione, ha avuto un grande successo di partecipazione ed interesse al punto di convincere il comitato direttivo ad impegnarsi perché a seguito di questa giornata di presentazione del metodo possa essere organizzato un corso di formazione specifico per genitori, insegnanti e clinici, da realizzarsi a Vicenza nella primavera del 2012.
Le prime adesioni sono già state raccolte durante questo incontro ma se qualcuno fosse ancora interessato a partecipare, può inviare una richiesta di informazione con tutti i suoi dati all'indirizzo e-mail dell'Associazione RTS UNA VITA SPECIALE cristina@rubinstein-taybi.it o m.boninelli@univirtual.it
Per tutte le informazioni sulla associazione potete consultare il sito www.rubinstein-taybi.it, per contribuire ai progetti, è possibile effettuare una donazione sul c/c presso Unicredit Banca cod. iban IT 44 R 02008 118 11 000101105338, intestato ad ASSOCIAZIONE R.T.S UNA VITA SPECIALE