lunedì 7 novembre 2011

Un tablet per aiutare i disabili.

NOVELLARA (RE) – Un libro multisensoriale per aiutare la socializzazione e la comunicazione di bambini con disabilità. Lo ha progettato Monica Maccaferri, musico terapeuta con alle spalle 16 anni di esperienza, nonché direttrice del Centro di Musicoterapia Uboldi. «L’idea mi è venuta 5 anni fa perché sentivo la mancanza di uno strumento come questo, ma la realizzazione sembrava impossibile – dice – In questi anni però abbiamo fatto tanta strada, rivisitato più volte il progetto e cercato di potenziarlo al massimo». Il tablet presenta la classica funzione touchscreen e un software, elaborato da un’equipe di esperti, che rende il prodotto versatile e adattabile alle più svariate situazioni di disagio.
POCA ATTINENZA( IN GENERALE) FRA SUONO E IMMAGINE - «Nel mondo che ci circonda spesso riscontro molta poca attinenza fra suono e immagine – afferma Maccaferri – Questo può non destabilizzare un adulto, ma sicuramente non aiuta i bimbi che presentano deficit». Per questo la musico terapeuta ha attrezzato il tablet di 30 mila suoni diversi, ognuno con una corrispondenza più o meno appropriata rispetto alle immagini mostrate sullo schermo. «Il software ha caratteristiche tali da poter permettere l’adattamento del libro alle esigenze di ogni singolo bambino che lo utilizzerà» spiega l’ideatrice. Tra le caratteristiche del tablet anche la possibilità di registrare autonomamente dei suoni da associare a immagini per aiutare l’evocazione di situazioni. «Così si entra nel campo della semiologia musicale – dice Maccaferri – L’accordo musicale minore, per esempio, evoca sensazioni di tristezza che possono aiutare il bambino autistico, notoriamente in difficoltà nel leggere le emozioni, a identificare musicalmente le sensazioni».
PER ORA È SOLO UN PROTOTIPO - Attualmente il prodotto esiste soltanto in forma di prototipo. A brevetto depositato, verrà preso in sperimentazione presso l’Usl di Reggio Emilia per essere testo su campo e vedere quali migliorie possono essergli apportate. Il prototipo è costato 25 mila euro ma si prevede che, dopo la fase di sperimentazione, possa entrare in commercio al prezzo di circa 50-60 euro, per essere pienamente accessibile anche alle famiglie. Il libro è dedicato al nipote della musicoterapeuta, Leonard. «Leonard ha gli stessi anni del libro – racconta Maccaferri – e non presenta alcuna disabilità ma grazie al tablet riesce a interagire con altri bambini. Si fa presto a dire integrazione, ma com’è possibile far integrare un bimbo con i propri coetanei se i mezzi per metterli in comunicazione non esistono o non sono adeguati?». Tra i progetti futuri c’è l’idea di estendere l’applicabilità del software anche a campi che non riguardino soltanto la neuropsichiatria infantile. «La memoria musicale è una di quelle con più resistenza – spiega Maccaferri – rimane a lungo integra e sfruttare questa sua qualità potrebbe anche in parte prevenire certe malattie come l’Alzheimer». (fonte: cab/RedattoreSociale)
tratto da corriere.it