NOVELLARA (RE) – Un libro multisensoriale per aiutare la
socializzazione e la comunicazione di bambini con disabilità. Lo ha
progettato Monica Maccaferri, musico terapeuta con alle spalle 16 anni
di esperienza, nonché direttrice del Centro di Musicoterapia Uboldi.
«L’idea mi è venuta 5 anni fa perché sentivo la mancanza di uno
strumento come questo, ma la realizzazione sembrava impossibile – dice –
In questi anni però abbiamo fatto tanta strada, rivisitato più volte il
progetto e cercato di potenziarlo al massimo». Il tablet presenta la
classica funzione touchscreen e un software, elaborato da un’equipe di
esperti, che rende il prodotto versatile e adattabile alle più svariate
situazioni di disagio.
POCA ATTINENZA( IN GENERALE) FRA SUONO E IMMAGINE - «Nel mondo
che ci circonda spesso riscontro molta poca attinenza fra suono e
immagine – afferma Maccaferri – Questo può non destabilizzare un adulto,
ma sicuramente non aiuta i bimbi che presentano deficit». Per questo la
musico terapeuta ha attrezzato il tablet di 30 mila suoni diversi,
ognuno con una corrispondenza più o meno appropriata rispetto alle
immagini mostrate sullo schermo. «Il software ha caratteristiche tali
da poter permettere l’adattamento del libro alle esigenze di ogni
singolo bambino che lo utilizzerà» spiega l’ideatrice. Tra le
caratteristiche del tablet anche la possibilità di registrare
autonomamente dei suoni da associare a immagini per aiutare l’evocazione
di situazioni. «Così si entra nel campo della semiologia musicale –
dice Maccaferri – L’accordo musicale minore, per esempio, evoca
sensazioni di tristezza che possono aiutare il bambino autistico,
notoriamente in difficoltà nel leggere le emozioni, a identificare
musicalmente le sensazioni».
PER ORA È SOLO UN PROTOTIPO - Attualmente il prodotto esiste
soltanto in forma di prototipo. A brevetto depositato, verrà preso in
sperimentazione presso l’Usl di Reggio Emilia per essere testo su campo e
vedere quali migliorie possono essergli apportate. Il prototipo è
costato 25 mila euro ma si prevede che, dopo la fase di sperimentazione,
possa entrare in commercio al prezzo di circa 50-60 euro, per essere
pienamente accessibile anche alle famiglie. Il libro è dedicato al
nipote della musicoterapeuta, Leonard. «Leonard ha gli stessi anni del
libro – racconta Maccaferri – e non presenta alcuna disabilità ma grazie
al tablet riesce a interagire con altri bambini. Si fa presto a dire
integrazione, ma com’è possibile far integrare un bimbo con i propri
coetanei se i mezzi per metterli in comunicazione non esistono o non
sono adeguati?». Tra i progetti futuri c’è l’idea di estendere
l’applicabilità del software anche a campi che non riguardino soltanto
la neuropsichiatria infantile. «La memoria musicale è una di quelle con
più resistenza – spiega Maccaferri – rimane a lungo integra e sfruttare
questa sua qualità potrebbe anche in parte prevenire certe malattie come
l’Alzheimer». (fonte: cab/RedattoreSociale)
tratto da corriere.it