È l’appuntamento più importante per chi si occupa di educazione in
Italia. Prende il via oggi, al Palacongressi di Rimini, l’ottava
edizione del Convegno internazionale: “La Qualità dell’integrazione
scolastica e sociale”, promossa dal Cento Studi Erickson di Trento, ente
accreditato per la formazione del personale della scuola. L’evento,
sotto la direzione scientifica di Andrea Canevaro (Università di
Bologna) e Dario Ianes (Università di Bolzano e co-fondatore del Centro
Studi Erickson) prevede l’intervento di più di duecento relatori fra cui
Tullio De Mauro e Michela Marzano (Direttrice del Dipartimento di
scienze sociali, Université Paris Descartes, Sorbonne) e migliaia di
partecipanti.
“Resistere o rinnovare?” è la domanda chiave che attraversa il Convegno, a cui i vari relatori saranno chiamati a dare delle risposte. Come spiegano Andrea Canevaro e Dario Ianes nel documento di presentazione del Convegno, l’edizione 2011 ha anche l’ambizione di «segnare l’inizio di una stagione di riflessione e di impegno sotto la bandiera dell’innovazione profonda e non sotto quella della resistenza continua allo stillicidio quotidiano di una politica governativa fatta di limitazioni e di tagli. Da Rimini si può uscire con una prospettiva drammaticamente innovativa, che scuota dalle fondamenta il nostro modello italiano di fare integrazione scolastica».
Il convegno è stato preceduto da un sondaggio che chiedeva di individuare gli argomenti portanti del programma, dei diversi workshop e di segnalare l’esperto che ha maggiormente contribuito a promuovere la qualità dell’integrazione scolastica e sociale nel nostro Paese. I risultati del sondaggio hanno messo in evidenza che le tematiche “calde” proprie dell’ambito educativo-didattico e dell’inclusione scolastica riguardano soprattutto temi come i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia e altre difficoltà in matematica), i Disturbi di attenzione e iperattività (ADHD), le nuove tecnologie per la didattica (la LIM, la classe digitale, …), l’autismo (la CAA Comunicazione Aumentativa Alternativa, il programma ABA-VB), la logopedia, il Metodo Feuerstein, la narrativa psicologicamente orientata. Si darà ampio spazio dunque a tali linee di studio e ricerca, ed anche all’integrazione sociale della persona con disabilità, oltre e dopo la scuola, nelle varie realtà educative e di vita indipendente finora realizzate.
D’altro canto, dal sondaggio è emerso che Andrea Canevaro e Mario Tortello sono considerati dagli addetti ai lavori i più significativi precursori di un sostanziale rinnovamento delle chiavi di lettura culturali e scientifiche nei confronti dell’integrazione delle persone con disabilità in Italia. La figura di Mario Tortello verrà ricordata domenica 20 nella sessione plenaria del Convegno nel corso della consegna dei premi “Mario Tortello” per le migliori tesi di laurea e di dottorato di ricerca che hanno trattato il tema dell’integrazione scolastica e sociale delle persone con Bisogni Educativi Speciali. Mario Tortello è scomparso nel 2001 mentre si recava alla redazione del quotidiano “La Stampa” dove da anni si occupava di scuola. Oltre che giornalista, era membro del comitato tecnico dell’Osservatorio Permanente sull’handicap presso il Ministero della Pubblica Istruzione e docente a contratto di Pedagogia generale presso l’Università di Torino (dal successivo anno accademico avrebbe ottenuto la cattedra di “Didattiche speciali”).
Parlando di premi, segnaliamo che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto destinare, quale premio di rappresentanza, una medaglia per l’alto valore del convegno, manifestando così il proprio consenso alle finalità perseguite dall’iniziativa.
“Resistere o rinnovare?” è la domanda chiave che attraversa il Convegno, a cui i vari relatori saranno chiamati a dare delle risposte. Come spiegano Andrea Canevaro e Dario Ianes nel documento di presentazione del Convegno, l’edizione 2011 ha anche l’ambizione di «segnare l’inizio di una stagione di riflessione e di impegno sotto la bandiera dell’innovazione profonda e non sotto quella della resistenza continua allo stillicidio quotidiano di una politica governativa fatta di limitazioni e di tagli. Da Rimini si può uscire con una prospettiva drammaticamente innovativa, che scuota dalle fondamenta il nostro modello italiano di fare integrazione scolastica».
Il convegno è stato preceduto da un sondaggio che chiedeva di individuare gli argomenti portanti del programma, dei diversi workshop e di segnalare l’esperto che ha maggiormente contribuito a promuovere la qualità dell’integrazione scolastica e sociale nel nostro Paese. I risultati del sondaggio hanno messo in evidenza che le tematiche “calde” proprie dell’ambito educativo-didattico e dell’inclusione scolastica riguardano soprattutto temi come i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia e altre difficoltà in matematica), i Disturbi di attenzione e iperattività (ADHD), le nuove tecnologie per la didattica (la LIM, la classe digitale, …), l’autismo (la CAA Comunicazione Aumentativa Alternativa, il programma ABA-VB), la logopedia, il Metodo Feuerstein, la narrativa psicologicamente orientata. Si darà ampio spazio dunque a tali linee di studio e ricerca, ed anche all’integrazione sociale della persona con disabilità, oltre e dopo la scuola, nelle varie realtà educative e di vita indipendente finora realizzate.
D’altro canto, dal sondaggio è emerso che Andrea Canevaro e Mario Tortello sono considerati dagli addetti ai lavori i più significativi precursori di un sostanziale rinnovamento delle chiavi di lettura culturali e scientifiche nei confronti dell’integrazione delle persone con disabilità in Italia. La figura di Mario Tortello verrà ricordata domenica 20 nella sessione plenaria del Convegno nel corso della consegna dei premi “Mario Tortello” per le migliori tesi di laurea e di dottorato di ricerca che hanno trattato il tema dell’integrazione scolastica e sociale delle persone con Bisogni Educativi Speciali. Mario Tortello è scomparso nel 2001 mentre si recava alla redazione del quotidiano “La Stampa” dove da anni si occupava di scuola. Oltre che giornalista, era membro del comitato tecnico dell’Osservatorio Permanente sull’handicap presso il Ministero della Pubblica Istruzione e docente a contratto di Pedagogia generale presso l’Università di Torino (dal successivo anno accademico avrebbe ottenuto la cattedra di “Didattiche speciali”).
Parlando di premi, segnaliamo che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto destinare, quale premio di rappresentanza, una medaglia per l’alto valore del convegno, manifestando così il proprio consenso alle finalità perseguite dall’iniziativa.