A partire dal prossimo anno scolastico, i ragazzi con problemi di
apprendimento potranno contare sia su strumenti compensativi (didattici e
tecnologici) sia su misure dispensative che consentono all'alunno di
non svolgere alcune prestazioni particolarmente difficoltose a causa del
disturbo.
A darne l'annuncio, durante una conferenza stampa tenutasi presso il
Senato il 20 luglio scorso, il ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini che ha firmato il decreto attuativo della legge che ha
riconosciuto giuridicamente la dislessia, la disortografia, la disgrafia
e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento.
"La scuola deve dare risposte e sostenere le famiglie e questi studenti -
ha spiegato il ministro - che sono normodotati, anzi qualche volta con
un talento superiore alla media e che hanno solo disturbi particolari
per quanto riguarda per esempio la discalculia, la disgrafia, la
dislessia".
Gli strumenti didattici e tecnologici che facilitano lo studio degli
alunni con dsa sono: sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura
in un compito di ascolto; registratore, che consente all'alunno o allo
studente di non scrivere gli appunti della lezione; programmi di
video-scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione
di testi sufficientemente corretti, senza l'affaticamento della
rilettura e della contestuale correzione degli errori, e la
calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo.
Con il
decreto attuativo e le
Linee Guida,
sono individuate, ai sensi della Legge 170/2010, le misure educative e
didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di
insegnamento/apprendimento, fin dalla scuola dell’infanzia. Le Linee
Guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più
recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi
personalizzati, che puntano sulla centralità delle metodologie
didattiche.
Anche gli studenti universitari con DSA hanno diritto a veder
riconosciuti le misure dispensative e gli strumenti compensativi
adottati nelle scuole, sin dai test di ammissione, nei quali si potrà
prevedere un tempo aggiuntivo, fino a un massimo del 30% in più, per lo
svolgimento delle prove. Nel normale percorso accademico, gli Atenei
consentono agli studenti con diagnosi di DSA di poter utilizzare le
facilitazioni e gli strumenti compensativi eventualmente già in uso
durante il percorso scolastico, quali, ad esempio: registrazione delle
lezioni; utilizzo di testi in formato digitale; programmi di sintesi
vocale. Le misure dispensative e gli strumenti compensativi (prove orali
invece che scritte; uso di personal computer con correttore ortografico
e sintesi vocale; tempo supplementare fino a un massimo del 30% in più)
possono essere utilizzati anche durante l'esame. Inoltre, gli Atenei
debbono prevedere servizi specifici per gli studenti con DSA, che
pongano in essere tutte le azioni necessarie a garantire l’accoglienza,
il tutorato, la mediazione con l’organizzazione didattica e il
monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate (ad es. utilizzo di
tutor specializzati; consulenza per l’organizzazione delle attività di
studio; lezioni ed esercizi on line sul sito dell’università, ecc.).
E' riservato alle scuole secondarie di primo e secondo grado il
concorso che
premia i progetti didattici a favore di studenti con DSA che si sono
rivelati particolarmente innovativi. Il termine per partecipare scade il
15 settembre prossimo.
Secondo le ultime rilevazioni del Miur del febbraio 2011,gli studenti
con disturbi specifici di apprendimenti diagnosticati sono 70 mila, ma
le recenti ricerche scientifiche la percentuale della popolazione
scolastica interessata dai Dsa va dal 3% al 5%.
Fonte:
http://www.governo.it/Governoinforma/Dossier/dislessia/