1. Classificazioni
La classificazione e la categorizzazione dei dati è alla base di tutto il lavoro proposto dallo Strumento. Viene per questo insegnata l’abilità di categorizzare. Nella categorizzazione si passa dal semplice stabilire delle relazioni tra singoli elementi ad una proiezione di tali relazioni in concetti più ampi (=le categorie). La categorizzazione si basa su alcune operazioni: differenziazione, confronto e discriminazione. L’induzione serve per scoprire la regole dell’insieme, la deduzione serve per applicarla. Lo Strumento porta inoltre ad analizzare come attribuire l’appartenenza di un elemento ad un dato insieme. Per fare ciò bisogna focalizzare l’informazione rilevante e trovare la regola che consente di assegnare il nuovo stimolo o la nuova esperienza alla categoria appropriata. Tale difficoltà può essere in relazione con la percezione confusa e generica e anche con conoscenze insufficienti.
2. Relazioni Familiari
La parentela è un mezzo per insegnare relazioni verticali, orizzontali, reciproche, simmetriche e asimmetriche, gerarchiche. Lo Strumento porta anche all’approfondimento delle condizioni che consentono l’inclusione o esclusione da categorie. La famiglia (come soggetto dello Strumento) è stata scelta per insegnare relazioni elaborate a livello astratto che possono essere generalizzate. La prensione episodica della realtà viene superata attraverso la proiezione di relazioni tra due o più elementi. Il sistema delle relazioni prevede anche lo stabilire relazioni spazio-temporali. Nello Strumento vengono anche proposti esercizi di analisi di due o più proposizioni che devono essere unite per raggiungere una conclusione o decidere se un’affermazione può essere vera o falsa. Le operazioni mentali più sollecitate sono il pensiero inferenziale e ipotetico, il pensiero analogico i ragionament deduttivo e induttivo.
3. Relazioni Temporali
Lo Strumento vuole sviluppare la capacità di registrare, ordinare e creare processi nelle relazioni temporali. Deficit in tali abilità possono essere imputabili ad una prensione episodica della realtà, alla percezione confusa e generica degli stimoli e alla difficoltà di percepire e proiettare relazioni virtuali. Misurare il tempo attraverso intervalli che riguardano delle unità è uno degli approfondimenti dello Strumento. Il tempo è un elemento astratto e di conseguenza le unità temporali non possiedono elementi sensoriali, per questo la loro manipolazione risulta difficile. Di conseguenza funzioni cognitive come il comportamento sommativo ed operazioni mentali come la quantificazione, l’ordinamento, la seriazione e la categorizzazione delle unità di tempo risultano complesse in quanto riguardano relazioni e non oggetti. La misurazione del tempo può avvenire attraverso la sua divisione in intervalli. Viene altresì proposto il confronto fra tempo, distanza e velocità. Sono contenute riflessioni sul passato, sul presente e sul futuro universale e personale, distinzioni sul tempo oggettivo e sul tempo soggettivo (quando il contenuto del tempo è piacevole il tempo scorre veloce: riflessione sul tempo come dimensione), distinzioni tra relazioni causa/effetto e relazioni casuali (eventi sincronici e asincronici), tra divisione del tempo naturale e divisione del tempo artificiale. Si discute su come seguire una sequenza dall’inizio alla fine, come pianificare secondo obiettivi a breve/lungo termine (considerare il passato può essere una strategia per pianificare il futuro). Si analizza il tempo come una realtà irreversibile. Il tempo può essere organizzato in ritmi, cicli, sequenze, ordini temporali, successioni. Infine è proposto un confronto fra qualità e quantità del tempo.
4. Orientamento Spaziale II
Lo Strumento è una presentazione dei punti cardinali come un sistema stabile di riferimento assoluto integrato con un sistema di riferimento relativo (destra, sinistra, davanti, dietro). I punti cardinali sono un modo oggettivo, stabile e universale per descrivere i luoghi. Nello Strumento si insegna quindi a descrivere una posizione nello spazio in modo preciso utilizzando punti cardinali. Si sollecita l’utilizzo della rappresentazione mentale nelle relazioni spaziali e lo sviluppo del pensiero divergente nella ricerca di varie alternative per il raggiungimento di un obiettivo. Viene anche incoraggiata la cooperazione tra pari e la comunicazione negli esercizi a due e la capacità di gestire delle istruzioni in sinergia con altri. Come in Orientamento Spaziale II, c’è lo sviluppo del bisogno di flessibilità, plasticità e conseguente riduzione dell’egocentrismo. Infine lo Strumento lavora sulla produzione di relazioni attraverso il coordinamento e la deduzione di dati.
5. Istruzioni
Particolare importanza viene attribuita agli aspetti verbali dello Strumento: la lingua è lo strumento per codificare o decodificare informazioni. Viene anche sollecitata la padronanza di certi termini utili per dare o ricevere istruzioni (ad es. termini spaziali o riguardanti figure geometriche o concetti di geometria); passare da una modalità grafica ad una modalità verbale e viceversa di codifica e decodifica dell’istruzione. Si analizza il tema dell’uso del comportamento di pianificazione (es. stabilire una sequenza nell’esecuzione di istruzioni) e del controllo dell’impulsività nelle risposte. La persona viene aiutata ad effettuare un confronto costante di varie parti di informazione, all’interno di un’istruzione: tali richieste del compito affinano la percezione rendendola attiva, migliorano la focalizzazione e l’esplorazione, consentono la distinzione dei dati rilevanti da quelli irrilevanti; si ichiariscono le ambiguità attraverso l’osservazione degli indizi rilevanti che le compongono. Si sollecita l’abbandono delle modalità egocentriche di comunicazione che non favoriscono la comprensione o la comunicazione di istruzioni; l’egocentrismo può portare ad una rigidità cognitiva e ad un’incapacità di valutare l’esistenza di altri metodi per mettere in atto un’istruzione. Un’altra sollecitazione riguarda il bisogno di precisione nelle attività di codifica e decodifica delle istruzioni. Si impara a valutare la differenza fra istruzioni semplici e istruzioni complesse.Per ulteriori informazioni sul corso Programma di Arrichimento Strumentale II° Livello, potete inviare una mail ai seguenti indirizzi m.boninelli@unive.it; csdac@vodafone.it