domenica 18 novembre 2018

Lo sviluppo cognitivo del bambino: seconda parte

Un mondo incantato e prelogico

Nel periodo prescolare che va dai 2 ai 5 anni, il linguaggio dei nostri figli continua a svilupparsi, di pari passo con altre facoltà cognitive. Anche se in questa fase i nostri bimbi sono in grado di fare già dei ragionamenti, le astrazioni e le associazioni logiche gli sono ancora estranei.
In questa fase la loro intelligenza rientra nell'insieme preconcettuale: ad esempio, i bambini di questa età amano i cartoni animati e i libri di fiabe, tuttavia non sono in grado di capire che i personaggi che vedono sono inventati, ma credono che siano reali. Lo stesso vale per il caso più famoso, ossia Babbo Natale, per cui si dice che un bambino è ormai cresciuto quando comprende che non è una presenza reale.
Distruggere i sogni d'infanzia dei nostri figli svelando prima del tempo gli altarini è nocivo, perché anch'essi hanno una specifica funzione. La cosa più giusta da fare è lasciare che, con la maturazione delle loro capacità cognitive e l'affinamento del loro intelletto, imparino a distinguere la realtà dalla fantasia.

Il più intelligente della classe

Con l’inizio dell'età scolare, attorno ai 6-7 anni, si apre una delle fasi chiave della maturazione intellettiva e cognitiva dei nostri piccoli. La scuola rappresenta una bella palestra di apprendimento, nonché uno strumento utile per formare il loro carattere al rispetto delle regole e del prossimo.
Il confronto intellettuale con gli altri bambini potrà infatti mettere alla prova i nostri pargoli, spingendoli a migliorarsi e a stabilire un nuovo tipo di rapporto, ossia l'amicizia, alimentato dalla solidarietà e dalla voglia di imparare e lavorare insieme. Sta soprattutto ai genitori fare in modo che loro vivano in modo sano e spensierato questo periodo, senza mettergli pressione perché prendano i voti più alti e siano i più bravi della classe.
Giunti a questo livello di formazione, grazie ad uno sviluppo cognitivo ormai perfezionato, in genere i bambini sono in grado di fare associazioni complesse di eventi ed oggetti, suddividendoli in categorie, di memorizzare nuove informazioni, collegare e mettere in ordine temporale fatti accaduti, di capire i rapporti di causa-effetto, nonché di compiere calcoli e risolvere problemi servendosi di logica e astrazione.
La scuola elementare ha un ruolo chiave negli stadi dello sviluppo cognitivo infantile, perché grazie ad essa il bambino potrà gettare le solide basi sulle quali si imposteranno il suo futuro sviluppo cognitivo e i suoi futuri successi intellettuali, acquisendo un metodo di studio e ricerca e un approccio alla risoluzione dei problemi del quale potrà fare tesoro per tutta la vita.
fonte: web 

Nessun commento:

Posta un commento