
MILANO
- Siamo abituati a vedere le tavolette elettroniche, o tablet che dir
si voglia, in mano a manager irreprensibilmente in giacca e cravatta o a
giovani tecnofili. Difficile immaginarle in mano a un bimbo di sei
anni, ancora meno pensarle come strumenti “abilitativi”. Invece i tablet
possono venire incontro alle esigenze terapeutiche dei bambini che si
trovano ad affrontare il problema della
dislessia,
una difficoltà che riguarda la capacità di leggere, scrivere e talvolta
far di conto - in questo caso si parla di discalculia - in modo
corretto e fluente. L’idea è venuta a Marco Iannacone che voleva
affiancare al lavoro fatto da logopedisti, neuropsichiatri e specialisti
del settore uno strumento che consentisse ai bambini un accesso
semplificato alle informazioni di cui hanno bisogno. «Nel 2011 ho
pensato di usare i tablet per mio figlio Santiago, che soffre di
dislessia - racconta Iannacone -. Ho preparato una tavoletta dotata di
sistema operativo Android e pensato a una serie di programmi funzionali
al trattamento di questa condizione. È nato così EDI Touch».
IL PROGETTO
- «L'idea del tablet ha riscosso così tanto entusiasmo da parte degli
specialisti che seguivano mio figlio - prosegue Iannacone - da spingermi
ad autofinanziarne lo sviluppo software, identificare un produttore
hardware in modo da poter fornire una soluzione completa a un prezzo
ragionevole - 350 euro - a tutte le famiglie che ne avessero avuto
bisogno». E sono molte. Si calcola che la dislessia riguardi il 15%
della popolazione scolastica. Non un handicap o un deficit intellettivo:
se supportati da specialisti e da opportuni strumenti, i ragazzi
possono completare con successo il ciclo di studi fino a livelli
universitari e oltre. Se il prototipo aveva riscosso molto interesse,
internet poi è stata la sua consacrazione. «Ho lanciato un sito web (
tabletascuola.net)
offrendo la possibilità a chi volesse di partecipare a un attività di
beta test al fine di perfezionare lo strumento prima della versione
finale che sarà disponibile a inizio settembre, in tempo per l'inizio
della scuola - spiega Iannacone -. E l'adesione è stata incredibile:
oltre 100mila contatti da tutto il mondo, soprattutto dai Paesi
sudamericani».
I PROGRAMMI - EDI Touch è stato pensato per incoraggiare i
bambini ad approfondire i propri interessi e a comprendere meglio gli
argomenti visti a scuola. Tra i programmi sono presenti: un ebook
reader, una calcolatrice, un software per creare mappe concettuali, un
dizionario italiano e un corso di inglese. Tutti i software sono
utilizzabili anche con un riconoscimento vocale, ovvero con la
possibilità di far “leggere i testi” che appaiono sul video da una voce
elettronica. Un parental control, infine, consente di escludere,
momentaneamente, alcune applicazioni per indirizzare l'attenzione degli
studenti e ridurre le possibili distrazioni. «Attualmente è pensato per i
bambini che frequentano la scuola primaria, come mio figlio - conclude
Iannacone -, ma penso che lo modificheremo per adattarlo alle sue
esigenze, mano a mano che Santiago crescerà».