MILANO -Registratori per incidere le parole dell’insegnante
senza dover prendere appunti, computer col correttore automatico,
calcolatrici per facilitare addizioni e sottrazioni. Sono alcuni degli
strumenti didattici e tecnologici sui quali potranno contare da
quest’anno tutti gli studenti che soffrono di Disturbi specifici
dell’apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia. I circa 200
mila alunni con Dsa potranno anche essere dispensati da alcune prove,
come per esempio quella scritta di lingua straniera, che saranno
sostituite da altre equivalenti, magari svolte al pc.
NON PIU’ SOLO CIRCOLARI – Fino all’anno scorso le misure
«compensative e dispensative» erano previste solo da circolari
ministeriali e adottate in modo difforme dalle scuole. Ora entrano di
diritto nelle aule scolastiche, grazie alle Linee guida allegate al decreto del Ministero dell’Istruzione varato lo scorso 12 luglio, in attuazione della legge n. 170/10 sui Disturbi specifici di apprendimento
. Stesse regole per gli studenti universitari con Dsa, sia per i test
di ammissione che per gli esami: le prove scritte saranno sostituite da
quelle orali, potranno utilizzare il computer con correttore ortografico
e sintesi vocale e avranno a disposizione un tempo supplementare fino a
un massimo del 30% in più rispetto ai compagni.
FORMAZIONE DOCENTI - «I cambiamenti non saranno immediati anche perché è necessaria la formazione dei docenti - afferma Enrico Ghidoni dell’Associazione Italiana Dislessia
e neurologo presso l’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia -. È
un punto fondamentale: con la legge gli interventi saranno più
capillari in ogni scuola. Il decreto prevede schede di lavoro per gli
insegnanti in modo che siano in grado di “gestire” ragazzi con questo
tipo di problemi. Per esempio, con l’utilizzo di una didattica
flessibile e forme di verifica del profitto scolastico che tengano conto
del disturbo di cui soffre lo studente». Il Ministero dell’Istruzione
in collaborazione con le Università, ha già avviato la formazione dei
docenti con l’obiettivo di avere un «referente per la dislessia» nelle
scuole. Tra le altre novità previste dal Decreto la nascita dei «Cts
per la dislessia», dislocati sul territorio nazionale: saranno di
supporto ai docenti.
DIAGNOSI PRECOCE - Secondo la legge sui Dsa, appena si sospetti
il disturbo le scuole dovranno sollecitare il ricorso a specialisti per
la diagnosi di dislessia. È previsto, però, un altro decreto attuativo
che dovrebbe essere varato a breve. «Spetta ai Ministeri dell’Istruzione
e della Salute e dovrà dare indicazioni per mettere a punto protocolli
regionali su attività di screening e individuazione precoce dei disturbi
dell’apprendimento, in modo da evitare diagnosi tardive - spiega
Ghidoni - . Il decreto dovrà fare chiarezza anche sui centri che
effettuano la diagnosi. La legge afferma che va fatta da strutture
pubbliche ma, essendo ancora poche, nella maggioranza dei casi il
disturbo è certificato da centri e medici privati. Servono quindi –
conclude l’esperto - indicazioni specifiche per evitare che le scuole
non accettino più la diagnosi di Dsa fatta in centri privati».
tratto da corriere.it
tratto da corriere.it