Il terzo sistema che deriva dalla Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale   è la strutturazione di ambienti adeguati allo sviluppo dell’individuo. 
Perché  la modificabilità si attui è necessario che l’individuo sia integrato  in un ambiente che lo stimoli ad applicare quanto appreso.
Vediamo alcune delle caratteristiche di un ambiente modificante.  
 E’ un ambiente aperto e senza pregiudizi basato sul rispetto di ognuno.  
 E’ un ambiente esigente che suscita il bisogno di attivare le risorse individuali.  
 Feuerstein  sottolinea come l’atteggiamento passivo accettante che molte volte  viene messo in atto, verso persone con difficoltà, anche se nasce da  buone intenzioni, è in realtà demotivante e svalutante. L’ambiente deve  costituire una sfida, anche se una sfida possibile, proponendo sempre  nuovi traguardi verso il raggiungimento di una sempre maggiore autonomia.  
 E’  un ambiente eterogeneo che offre un ventaglio di modelli di  funzionamento sia culturali sia comportamentali sia emotivi….. Se questo  ambiente è ben strutturato permetterà alla persona di agire come  sistema aperto verso nuove modalità di azione, di espressione, di  pensiero.  
 E’ un ambiente positivo  in grado di offrire un supporto alla quantità di stress richiesta  dal cambiamento. L’insicurezza inerente situazioni nuove genera un  disequilibrio che porta al progresso, allo sviluppo e al cambiamento.  L’ambiente sicuro non è quello protettivo ma quello in grado di far  sopportare un certo grado di insicurezza in modo da permettere al  soggetto di adattarsi a situazioni nuove ed alle differenze culturali,  tecnologiche e morali che la vita attuale ci presenta.  
E’ un ambiente in cui si in cui l’individuo trova la quantità e la qualità di mediazione necessaria al suo sviluppo.
Tratto da:  http://ospitiweb.indire.it/adi/Saperi/FeueMod.htm
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