giovedì 21 gennaio 2016

Milano, Corso di Formazione uso delle mappe concettuali nella didattica

Carissimi 
con piacere vi comunico che terrò come formatore del Centro Studi Erickson,  presso dell’Educandato Statale "Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa" di Milano un corso di formazione sulle mappe concettutali nella didattica 
La proposta formativa si prefigge di approfondire le mappe concettuali come metodo innovativo ed efficace ai fini dell’apprendimento significativo e comprendere le loro potenzialità didattiche come
strumento di facilitazione e compensazione.
 I sistemi di rappresentazione e organizzazione visiva delle conoscenze possono fornire un valido supporto nello studio per i ragazzi con difficoltà e disturbi, anche non specifici, di apprendimento e rendere più efficace il loro metodo di studio, purché essi, con questo strumento, siano veramente protagonisti del loro imparare e non semplici fruitori di mappe e schemi prodotti da altri. Il corso, partendo da alcune premesse teoriche, offre indicazioni e strumenti per aiutare gli alunni a servirsi in modo efficace dei vari tipi di "mappe" nello studio, puntando sull'autonomia e sviluppando quindi idonee competenze nel loro uso.
Per ulteriori informazioni sull'argomento del corso potete inviarmi una mail a m.boninelli@univirtual.it

Dosolo, Corso di Formazione sulle Metodologie educative

Carissimi lettori,
giorno 19 Gennaio si è tenuto a Dosolo un corso di Formazione sulle Metodologie Educative per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado del CTI di Viadana
Alcuni scatti dei lavori svolti.
Per informazioni sulla tematica trattata potete inviare una mail a m.boninelli@univirtual.it
Creazione di una Torre di almeno 25 cm in attività di gruppo

Confronto e discussione fra gruppi

Attività di gruppo su " Sei cappelli per Pensare"

Attività di gruppo confronto su un caso da risolvere

Confronto tra ordini di scuola

Un momento sto pensando

martedì 5 gennaio 2016

Firenze, Seminario sul Metodo Feuerstein: call for paper


L’International Center for Studies on Educational Methodologies, annuncia il Call for Papers per il Seminario di studi
IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE DI REUVEN FEUERSTEIN: UNA PALESTRA PER LA MENTE
Responsabili Scientifici del Seminario:
prof. Umberto Margiotta, docente di Pedagogia Generale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia prof. Dario Ianes, docente di Pedagogia Speciale -Libera Università di Bolzano
Il Seminario ha come obiettivo quello di condividere e diffondere le più recenti pratiche educative e metodologiche sperimentate attraverso il Metodo del prof. Reuven Feuerstein. Verranno pre- sentati e trattati strumenti didattici e buone prassi che accompagnano istituzioni scolastiche e altri contesti educativi e formativi in un processo di sviluppo verso un’integrazione e un’inclusione sempre più reale.
Nello specifico saranno esaminate le seguenti tematiche:
  1. studi e ricerche sulle diverse organizzazioni, forme di partecipazione e conduzioni di contesti
    (classi e scuole) che si ispirano ai fondamenti teorici del Metodo Feuerstein al fine di elevare
    la qualità dell’apprendimento nell’età dell’infanzia
  2. studi e ricerche sulle diverse organizzazioni, forme di partecipazione e conduzioni di contesti
    (classi e scuole) che si ispirano ai fondamenti teorici del Metodo Feuerstein al fine di elevare la qualità dell’apprendimento nell’età dell’adolescenza
  1. studi e ricerche sulle diverse organizzazioni, forme di partecipazione e conduzioni di contesti educativi e formativi che si ispirano ai fondamenti teorici del Metodo Feuerstein al fine di ele- vare la qualità dell’apprendimento nell’età adulta
  2. studi e ricerche sulle diverse organizzazioni, forme di partecipazione e conduzioni di contesti che si ispirano ai fondamenti teorici del Metodo Feuerstein come strumento per contrastare il decadimento cognitivo nelle persone anziane
  3. studi e ricerche sullo sviluppo di contesti cooperativi guidati dalla pedagogia della mediazione come forme capacitanti di sviluppo dei talenti e di formazione di competenze per nuovi profili e curricoli del XXI secolo
  4. studi e ricerche sulle correlazioni tra mirror neurons system e conduzione per lo sviluppo del potenziale di apprendimento di ogni studente
  5. studi e ricerche su proposte innovative per l’evoluzione del Metodo Feuerstein in modalità creative
  6. studi e ricerche per sostenere la qualità e lo sviluppo professionale in servizio attraverso prati- che e contesti evolutivi anche digitali del Metodo Feuerstein
  7. studi e ricerche sugli effetti del Metodo Feuerstein sull’apprendimento e sulla formazione di competenze utilizzando contesti e strumenti digitali (LIM, tablet, smartphone)
10. studi e ricerche sul Metodo Feuerstein come apparato teorico-metodologico per un ap- proccio interculturale all’educazione e alla formazione
11. studi e ricerche sul Metodo Feuerstein come risposta ai Bisogni Educativi Speciali, per lo sviluppo di strategie mediate dai pari, per la valutazione degli alunni in senso inclusivo e per lo sviluppo socio-affettivo.
Insegnanti, ricercatori, dottorandi, educatori e tutte le figure professionali impegnate nella costru- zione, sperimentazione e/o riflessione attorno a uno di questi temi potranno presentare le proprie proposte all’interno del Seminario.
Gli interessati sono invitati a sottoporre entro l’8 Gennaio 2016 un ampio abstract in italiano del loro contributo (max. 3 cartelle) che contenga una dettagliata proposta di presentazione in riferi- mento a una delle tematiche scelte.
Le proposte devono essere accompagnate da un breve curriculum vitae et studiorum del richie- dente.
PRESENTAZIONE DELL’ELABORATO
Ogni elaborato va presentato da un autore principale e da eventuali coautori. L’autore principale dovrà essere presente al seminario per presentare oralmente il lavoro. Nella presentazione potrà essere affiancato dai coautori. La presentazione durerà approssimativamente 20 minuti. L’orga- nizzazione del Seminario nominerà un chairman che gestirà i turni di parola e il tempo degli inter- venti.
REGOLE PER LA PRESENTAZIONE DEI MATERIALI
Gli autori che vorranno presentare un contributo sono tenuti a inviare un abstract nel formato in- dicato in allegato.
Gli abstract vanno inviati via mail all’indirizzo info@icsem.it entro le ore 24 dell’8 Gennaio 2016.
CRITERI DI SELEZIONE E PROCEDURA DI VALUTAZIONE
La fase istruttoria, relativa alla selezione delle proposte presentate sulla base dei criteri di valuta- zione di seguito elencati, sarà condotta da un Comitato Scientifico così composto:
prof. Umberto Margiotta, Università Ca’ Foscari di Venezia e Presidente dell’ICSEM prof. Dario Ianes, Libera Università di Bolzano
dott.ssa Sandra Damnotti, Mediation A.R.R.C.A. Authorized Training Center Feuerstein dott.ssa Maria Luisa Boninelli, segretaria

Il Comitato sceglierà gli abstract che potranno essere presentati al Seminario, tenendo conto dei seguenti criteri:
  1. attinenza alla tematica generale del Seminario
  2. attinenza alla tematica specifica indicata
  3. chiarezza dei riferimenti teorici nel caso di un’esperienza di ricerca oppure chiarezza della de-
    scrizione del contesto di riferimento nel caso di un’esperienza scolastica
  4. qualità metodologica
  5. argomentazione ed editabilità
  6. stile e forma
  7. impatto scientifico
  8. originalità
L’esito della selezione verrà comunicato via mail all’autore principale dell’abstract entro il 16 Gennaio 2016.
A seguito della comunicazione dell’accettazione dell’elaborato, sarà responsabilità dell’autore principale confermare tempestivamente la propria partecipazione entro il 20 Gennaio 2016.

FORMULARIO DI CANDIDATURA INDICAZIONI PER LA STESURA DELL’ABSTRACT DI CANDIDATURA
Coloro che desiderano proporre la propria candidatura per la presentazione di un paper di ricerca sono invi- tati a inviare entro le ore 24.00 dell’8 gennaio 2016 un ampio abstract in italiano del loro contributo (max. 3 cartelle dattiloscritte) redatto secondo il presente formulario di candidatura. L’abstract deve contenere una dettagliata proposta di presentazione di un paper in riferimento alle tematiche presentate nel bando.
Indicare, in sequenza, quanto segue:
Autore: Nome e Cognome (non far precedere nome e cognome da titoli accademici) Indirizzo completo:
Email:
Telefono:
Struttura di afferenza: Per esteso
Titolo del paper: Con eventuale sottotitolo
Parole-chiave: Max. 5
Corpo dell’abstract:

  • -  Introduzione
  • -  Motivazione
  • -  Posizione del problema
  • -  Quadro metodologico
  • -  Risultati attesi o ottenuti
  • -  Altre considerazioni
  • -  Conclusioni
  • -  Bibliografia essenziale
    Formattazione del testo
    Carattere per il testo: Times New Roman 12 giustificato – effetti: nessuno – sottolineatura: nessuna Carattere per note: Times New Roman 10 giustificato
    Lunghezza testo: Max. 3 cartelle interlinea singola
    Bibliografia: Essenzialmente rapportata alla natura del testo e senza eccessi
    Note: Note esplicative a piè di pagina, proprio quando necessarie
    Bibliografia: Alla fine del testo

    In caso di inserimento di immagini, schemi o tabelle, privilegiare il formato JPEG, più leggero. 

Firenze, Seminario sul Metodo Feuerstein: programma


con il patrocinio di 




L’International Center for Studies on Educational Methodologies – ICSEM annuncia il Seminario di studi 

IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE DI REUVEN FEUERSTEIN:
UNA PALESTRA PER LA MENTE

Metodologie, 
strumenti di applicazione e pratiche educative dall’infanzia all’età avanzata

5 febbraio 2016
Gabinetto Scientifico Letterario G. Vieusseux, 
Sala Ferri, Palazzo Strozzi, Firenze

Programma
09.30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti
10.00 Apertura dei lavori
dott. Pier Francesco Bernacchi, segretario della Fondazione Collodi
10.15 prof. Umberto Margiotta, presidente ICSEM
Nuove prospettive metodologiche e nuovi orizzonti di ricerca
10.45 Sandra Damnotti, vicepresidente ICSEM, Mediation A.R.R.C.A.
Mente attiva, anni attivi
11.15 Gisella Presezzi, neuropsicomotricista
Dal movimento al pensiero: attività fisica, gioco, apprendimento nella prima infanzia
11.45 Carmen Vetere, maestra d'arte e Donata Raddi, pedagogista
Al museo: imparare a fare domande per leggere un'opera d'arte
12.15 Piero Bianucci, giornalista scientifico
Creatività, umorismo, curiosità e problem solving per una maturità di successo
Pausa pranzo
14.30 Maria Luisa Boninelli, vicepresidente ICSEM
L'applicazione del Programma di Arricchimento Strumentale: nuove prospettive
15.00 Interventi programmati dei partecipanti sulle aree individuate nel call for paper. Coordina Maria Luisa Boninelli. Il grande gruppo viene suddiviso in tre workshop sui temi Invecchiamento attivo, Maturità di successo, Potenziamento nella prima infanzia
17.30 Chiusura dei lavoriComitato Scientifico
Umberto Margiotta, Università Ca' Foscari di Venezia
Dario Ianes, Libera Università di Bolzano
Mario Di Mauro, presidente onorario di ICSEM
Sandra Damnotti, vicepresidente di ICSEM
Maria Luisa Boninelli, segretaria
Call for papers 

Modalità di iscrizione
Compilare il modulo online e versare una quota di iscrizione di 30,00 € tramite  bonifico bancario a:
MEDIATION A.R.R.C.A. s.r.l. 
Intesa Sanpaolo S.p.A. Filiale di Torino 13
Codice IBAN: IT57 L030 6909 2081 0000 0065 791
Codice BIC: BCITITMMXXX

lunedì 14 dicembre 2015

Articolo " Io, con la trisonomia 21 ma felice, oltre gli ostacoli.

Della sindrome di Down si parla spesso in base a dei cliché sapendo poco di quello che vive chi si trova in questa condizione. La trisomia 21 determina una serie di problemi a livello muscolare, ipotono che diminuisce l’attività degli arti e rende i movimenti lenti e impacciati, difficoltà di linguaggio ed estrema sensibilità sensoriale. 

Cadere nell’equivoco del binomio sindrome di Down-ritardo mentale è semplicemente fuorviante e dipende da un problema comune di disturbi del linguaggio che impediscono la comunicazione, facendo credere che si tratti di una carenza cognitiva. 

Fin da piccola mi sono resa conto che la mia mente era efficiente. Ma avevo un problema di funzionamento. Mi sentivo molto soffocata dalla massa di emozioni e stimoli sensoriali. Capitava che mi sentissi sovrastare dal rumore o dall’ansia al punto di non riuscire a muovere un muscolo. In quei momenti sentire che il mio comportamento era considerato un puro capriccio non faceva che peggiorare la situazione. Come far capire che era un blocco emotivo? Io sono stata fortunata perché ho trovato il modo di comunicare, attraverso la scrittura al pc, quello che avevo dentro

È stata una grande svolta essere finalmente in grado di esprimere emozioni e bisogni. Certamente avere il riconoscimento della mia intelligenza era la cosa più bella di questo mio modo di comunicare tacito ma ricco, tanto che a scuola facevo il programma dei miei compagni con risultati veramente gratificanti. 

Gli ostacoli più duri li ho trovati alla scuola superiore, impreparata a percorsi nuovi. Il mio grande sogno era di studiare e sentivo che avrei potuto farcela. Molto ho lottato con tutte le mie forze per raggiungere il mio obiettivo e ci sono arrivata all’università. Per me lo studio è illuminazione, spazio arioso e orizzonti nuovi, e nell’attenta preparazione agli esami il mio tempo si riempie felicemente. Finora i risultati sono stati incoraggianti, con una media di 30/30.

Grazie alla mia modalità di comunicazione al pc, il desiderio di riversare all’esterno le forti emozioni che si aggrovigliavano dentro la mente ha trovato finalmente un personale sbocco nella poesia. I due libri che ho pubblicato rispecchiano il mio canto nella straordinaria avventura della vita. Molte volte ho pensato cosa sarebbe stato del mondo interiore decisamente variegato e rutilante se non avessi trovato il mio strumento di comunicazione. Si sarebbero desolatamente, dolorosamente ammassate, intricate forti impressioni, senza via di uscita, creando un ingorgo terribile. 

Molte idee sbagliate circolano sulle persone con trisomia 21, perché conta più l’apparenza e si giudica in base a questa. Siamo sicuri che queste persone abbiano un deficit cognitivo? Solo perché non danno le risposte giuste a voce? Abbiamo provato con altre strategie non verbali? Immaginiamo la frustrazione a sapere la risposta e non riuscire a darla?

Rimanere sulle lamentele serve poco, l’atteggiamento più costruttivo è la via del cambiamento. Percorsi di inserimento nel lavoro, di vita indipendente, di studi superiori, sono sempre più frequenti, spesso grazie alla forza delle famiglie, nonostante i limiti pesantemente ricalcati nelle previsioni di fior di specialisti. Nessuno nega che la sindrome comporti delle difficoltà. Certo bisogna tener conto delle peculiarità di ciascuno con una sempre attenta visione realistica, accettando i limiti senza però tralasciare le potenzialità. Molto va sprecato per un senso di rassegnazione, di paura di illudersi, cedendo alle secolari credenze sulla sindrome. 

Il mettersi in gioco assieme, dare fiducia, saper fare tesoro delle esperienze positive di chi realmente ha raggiunto degli obiettivi alti è davvero il più giusto atteggiamento. Per dare la motivazione necessaria a cimentarsi in una sempre difficile, forte lotta contro i pregiudizi dobbiamo impegnarci per portare alla luce il potenziale racchiuso in ogni persona con trisomia 21.

tratto da: rivista Avvenire 





pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Firenze: seminario Annuale sul Metodo Feuerstein e call for papers.

A  tutte le Amiche, a tutti gli Amici del Blog Un Momento sto Pensando
Con piacere vi annunciamo la nuova edizione del Seminario annuale di ICSEM (International Center for Studies on Educational Methodologies). 
L'appuntamento è in Firenze, Palazzo Strozzi, Gabinetto Vieusseux, il 5 febbraio 2016. 
Tema del seminario sarà ancora una volta l'applicazione del Metodo Feuerstein, con un'attenzione specifica a tutte quelle esperienze nate dalla nostra formazione e dalla nostra creatività, che hanno esteso l'applicazione del PAS a fasce d'età e contesti diversi da quello originale. 
Siete tutti invitati a rispondere al call for papers e a diffondere tale iniziativa formativa 
Info www.icsem.it e www.mediationarrca.it 

Articolo:il cervello rigenera nuovi neuroni anche da adulti

Grazie al carbonio 14, prodotto dai test nucleari degli anni ’60, è stato possibile datare le cellule nervose del cervello e scoprire che i neuroni continuano a formarsi nell’età adulta. 

Lo fanno al ritmo di 1400 al giorno, rinnovandosi costantemente nella regione chiamata ippocampo. La scoperta, pubblicata sulla rivista Cell, si deve a un gruppo coordinato da Jonas Frisen del Karolinska Institute a Stoccolma. 

Si è pensato a lungo che nell’uomo non si formino nuovi neuroni dopo la nascita. Questa è la prima prova, sottolinea Frisen, che c’è una rigenerazione di neuroni nel cervello umano durante tutta la vita. Ciò suggerisce che il processo contribuisca al funzionamento del cervello e svolga un ruolo importante nelle funzioni cognitive nell’età adulta. La ricerca ha infatti mostrato che la rigenerazione dei neuroni avviene nell’ippocampo, una regione del cervello fondamentale per la memoria e l’apprendimento. Inoltre, è noto che la nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto acuisce la memoria nei roditori e lo stesso potrebbe accadere negli esser umani.  

Ma la scoperta ha anche un’altra implicazione: «si sospettata da tempo - ha osservato Frisén - che la depressione sia legata alla riduzione della rigenerazione dei neuroni nell’ippocampo e alla luce della nuova scoperta potrebbero essere messe a punto terapie più efficaci per la cura di questa malattia». 

A causa di limitazioni tecniche, finora non è stato possibile quantificare la quantità di nuovi neuroni che nascono nel cervello umano. Per superare questo ostacolo, Frisen con il suo gruppo ha usato un metodo innovativo per datare la nascita di nuovi neuroni. La tecnica si basa sui livelli di carbonio 14 accumulatosi in atmosfera durante i test nucleari condotti fra il 1955 e il 1963. Poiché nel ’63 i test nucleari sono stati banditi i livelli atmosferici di carbonio 14 sono diminuiti a un tasso noto e la tecnica necessita di sapere le frazioni precise di queste diminuzioni. Quando mangiamo vegetali o prodotti animali, assorbiamo il carbonio 14 presente in atmosfera e accumulato nei cibi ingeriti. Di conseguenza, nel momento in cui mangiamo, l’esatta concentrazione atmosferica di questo elemento si imprime nel Dna dei nuovi neuroni. Confrontando le concentrazioni di carbonio 14 trovate nel Dna con le frazioni atmosferiche note di C14, dal ’63 in poi, i neuroni possono essere datati. Misurando la concentrazione di carbonio 14 nel Dna di neuroni prelevati dall’ippocampo di esseri umani defunti, i ricercatori hanno trovato che più di un terzo di queste cellule vengono regolarmente rinnovate per tutta la vita. 


http://www.lastampa.it/2013/06/07/scienza/il-cervello-si-rigenera-nuovi-neuroni-anche-da-adulti-5V2givFbBSwPU2wBi7z5uL/pagina.html

mercoledì 11 novembre 2015

La teoria della Modificabilità Cognitiva e il "non accettarmi così come sono".


Feuerstein nel suo scritto, di cui riporto per sintesi solo alcuni passi significativi, pone una domanda basilare:

" Come fare in modo che il bambino in situazione di handicap si avvicini il più possibile al livello di sviluppo indicato dal suo potenziale, grazie all'opera di integrazione svolta dalla scuola?"
Le risposte più frequenti sono classificabili in un continuum che va dall'attitudine passiva accentante a quella attiva modificante. L'attitudine passiva accettante è una posizione molto umana e afferma:
" Ascoltate è un nostro figlio, è un uomo che ha gli stessi diritti degli altri e bisogna fare ogni cosa perché si sviluppi e abbia la migliore qualità di vita". Bene, ma poiché questo individuo non è come gli altri, perché ha un'alterazione cromosomica, o è stato colpito da sindrome pre, peri o post natale, poiché non può cambiare bisogna accettarlo come è. Allora potete creare un ambiente che gli sia favorevole, adattarlo, cambiarlo in suo favore perché tale soggetto possa vivere. Si accetta l'individuo com'è, senza chiedergli di modificarsi.
L'attitudine attiva modificante sostiene: " No. È l'individuo che deve adattarsi ad ogni condizione di vita; non si deve metterlo in una nicchia dove possa rimanere com'è".
L'autore esplicita il concetto ponendo altre domande:
- Prima domanda: bisogna veramente rendere più intelligenti queste persone, ed è così importante?
- Seconda domanda: anche se concordiamo sull'importanza di essere intelligenti, si può cambiare quello che Dio e la natura hanno fatto dell'uomo, si può modificare l'intelligenza?
- Terza domanda: se è così importante essere intelligenti, come noi sosteniamo, quale può essere la modalità migliore per raggiungere tale obiettivo?
Rispetto alla prima domanda, il pensiero, la cognizione, la percezione giocano un ruolo determinante non solo nella scuola, ma anche nella vita. 


Ci fu un tempo in cui si poteva vivere anche con limitate capacità di astrazione, l'individuo nato 300/200/100 anni fa, in una certa famiglia, riceveva con il latte materno, quel che doveva sapere per continuare a vivere come vivevano i suoi genitori, la stessa professione veniva trasmessa, di padre in figlio, per generazioni. Egli non doveva fare delle scelte professionali, o morali, o scegliere dove abitare, o come vestirsi: tutto era preparato, stabilito, preordinato, l'astrazione, la concettualizzazione non erano elementi decisivi.

Ecco la mia risposta alla prima domanda. È necessario, conveniente, investire così tanto per insegnare ad un individuo a pensare? Si, perché è grazie allo sviluppo del pensiero che si può insegnargli ad imparare ad imparare, ad apprendere cose nuove, nuove modalità di pensiero, nuove forme di espressione.
Rispetto alla seconda domanda: è possibile cambiare l'intelligenza umana? Posso dire che la teoria della modificabilità non è accettata da molti scienziati. Per una ragione o per un'altra la scienza vuole avere un oggetto di studio stabile, pretende di poter misurare l'intelligenza come si misura la natura, valutare certe capacità come si calcola il peso degli oggetti. Si ha in questo caso la situazione in cui si ritiene che l'uomo abbia una intelligenza fissa, come il colore degli occhi, e che abbia una capacità, un potenziale dato, al di là del quale egli non può progredire.
Alla seconda parte della domanda, si può veramente modificare l'intelligenza?
Rispondo positivamente sulla base di un mio postulato, il postulato della Modificabilità Cognitiva Strutturale. Postulato perché dietro ha un sistema di convinzioni determinante.
Noi riteniamo che l'individuo è capace di modificarsi, d'essere modificato e di automodificarsi, in funzione di una decisione che prende e mette in atto, che permette che la modificabilità si realizzi. Tale modificabilità si realizza soprattutto su base cognitiva; d'altra parte è ancora un elemento cognitivo che è responsabile dello sviluppo di certe emozioni e di alcuni fattori energetico-affettivi.
L'uomo arricchisce la sua affettività, le sue emozioni, i suoi sentimenti grazie agli elementi cognitivi. L'elemento cognitivo ed emotivo sono due fattori della stessa medaglia trasparente e permeabile, che possono interferire continuamente tra di loro.
Noi crediamo che l'uomo sia modificabile e che la modificabilità si manifesti sotto forma di "opzione", questo significa che non per tutti si realizzerà ma che tuttavia è disponibile per ciascuno, indipendentemente dalle barriere tipiche; che esistono come ostacoli alla sua materializzazione.
Una di queste barriere è l'eziologia: le capacità dell'individuo possono variare per cause ereditarie.Si può contrastare l'ereditarietà fornendo all'individuo gli strumenti per annullarla. In questo senso l'uomo è modificabile, anche quando esiste un'alterazione cromosomica.
Sono sempre più numerose le persone Down che raggiungono risultati eccellenti; da noi, in Israele, ad esempio un ragazzo ha ottenuto la menzione di "soldato eccellente" su tutto il plotone e molti altri ragazzi trisomici sono accettati nell'esercito come volontari.
Altra barriera è l'età: spesso si dice se avete la fortuna, la possibilità di intervenire molto precocemente, forse riuscirete ad ottenere dei risultati, dei cambiamenti, ma quando è passata una certa età se un soggetto non ha ricevuto gli interventi necessari per arricchirsi, quando si è superato il periodo evolutivo e completato lo sviluppo del sistema nervoso, non c'è più niente da fare.
Ebbene no! A nostro parere, supportato anche dalla scienza dello sviluppo, si può superare quel limite e l'uomo può modificarsi a qualunque età. Abbiamo dati interessanti di ricerca rispetto alle persone anziane; molte delle quali hanno imparato a modificare significativamente il loro modo di pensare, di agire e di apprendere.
Anche le esperienze sempre più diffuse di educazione permanente sono una valida testimonianza in favore di tale postulato della modificabilità delle persone rispetto all'età.
La terza barriera è la gravità dell'handicap: anche individui con handicap plurimi sono riusciti ugualmente a cambiare in modo significativo. Ecco perché ho parlato di "postulato" della modificabilità, perché molti autori di metodi eccellenti non li hanno mai utilizzati, e sapete perché? Perché non hanno avuto il bisogno, non sono stati veramente coinvolti affettivamente, emotivamente, moralmente nei confronti delle persone disabili.
Non avendo tale coinvolgimento hanno utilizzato i migliori metodi con un approccio che li ha resi inefficaci. Perciò il credere è la conseguenza di un bisogno, il bisogno crea la fiducia e la fiducia crea i metodi, che a loro volta sviluppano la creatività degli insegnanti.
Ecco la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale che crea un'attitudine attiva modificante: io non ti accetto come sei, io ti cambio. 

La cosa più importante è rendere il soggetto capace di imparare e anche l'ambiente intorno a lui influenzerà la sua capacità di apprendere autonomamente; l'immagine di se stessi, la consapevolezza delle proprie conoscenze e capacità, gli aspetti emotivi e le caratteristiche della personalità sono fortemente dipendenti dal fattore cognitivo.

lunedì 9 novembre 2015

37° Workshop Internazionale: primo annuncio





The Feuerstein-Bassou  
International Training Academy
37th International Summer Workshop - Shoresh


July 3-15, 2016 
In Prague, Czech Republic



Today's world is very different than that of twenty years ago. We have lived through a technological explosion; with information so readily available, content has become less important than the learning process. Join us this summer in Prague and discover the Feuerstein Method - the only educational system which teaches the process behind enhancing learning and thinking skills in a structured, organized way. Deepen your professional knowledge of human modifiability by learning the method that has already helped millions of people worldwide develop their cognitive skills and tap into their latent abilities.

The Feuerstein Method teaches the vitally important - and often overlooked - skill of learning how to learn. Our unique educational technique combines specially designed instruments and mediation in order to identify and enhance an individual's learning potential. As a result, the learner gains the knowledge and tools required to reach beyond their manifest abilities.

 
The Feuerstein Method is comprised of two applied systems; the Learning Propensity Assessment Device (LPAD) and Instrumental Enrichment (IE). The LPAD is an extensive, dynamic assessment. Its goal is to identify an individual's learning potential, allowing the assessor to decipher which cognitive "buttons" need to be "pressed" in order to tap into the examinee's latent abilities and maximize their learning potential.
 
The IE cognitive intervention program is comprised of a series of content free pencil-and-paper tasks, which may be taught in the classroom, in an after-school enrichment setting, or used as a part of a clinical therapy program. Each instrument teaches the user a vital cognitive strategy; to gather and apply information, to strategize, to problem solve - to learn. 

 
The Workshop is the pinnacle event in the Feuerstein-Bassou International Training Academy calendar. At this two week training event you will be able to: 
  • Meet hundreds of likeminded professionals from all over the world - an amazing opportunity to learn from your peers!
  • Take courses in all aspects of Feuerstein training.
  • Participate in professional forums and one-day seminars.
  • Learn from the foremost experts in the Feuerstein Method.
For more information, please contact Rachel Reichmann, International Coordinator.
E-mail: sr@icelp.org.il                   Phone: +972.2.569.3315                Fax: +972.2.569.3380
 
Visit us online at www.feuerstein-institute.org!
 
pubblicato da Maria Luisa Boninelli

37° Workshop Internazionale Metodo Feuerstein: Praga

Cari Lettori 
il Feuerstein Institute ci comunica che il 37° Workshop Internazionale sul Metodo Feuerstein si terrà quest'anno a Praga dal 3 al 15 Luglio 2016
Per ulteriori informazioni potete contattare il coordinatore internazionale Rachel Reichman al seguente indirizzo mail sr@icelp.org.il   oppure visitare il sito del Feuerstein Institute www.icelp.org
Non appena riceverò ulteriori notizie aggiornerò i post 
un cordiale saluto 
mluisa