Un maestro... un alunno e una storia.
Uno
studente appena ammesso in una Scuola, continuava ad importunare il suo
Maestro lamentandosi di non aver capito, di non poter capire e di avere
poca speranza di riuscire a capire in futuro.
"La comprensione, se tu la intendi come la spiegazione o l'essere in grado di spiegare, non è necessaria."
"Ma se non posso capire, come posso credere, allora?"
"Non hai bisogno di capire. Né la fede né il dubbio dipendono dal fatto di capire" rispose il Maestro.
"Non capisco." ribatté l'allievo.
"Molto bene, allora. Tu non hai bisogno di capire e non hai bisogno di
credere. Tutto ciò di cui hai bisogno è di sapere" rispose il Maestro.
Poiché il giovane allievo continuava a lamentarsi, il Maestro lo prese
per mano e lo condusse in giardino. Lì si fermò invitandolo a guardare
il cielo notturno.
"Vedi le stelle?"
Il giovane allievo rispose di si.
"Le vedi tutte?"
Il ragazzo replicò prudentemente che riusciva a vedere tutte quelle che erano visibili.
"Ah...sarei curioso di sapere se.....la vedi quella?" disse il Maestro indicando un punto del cielo.
Il giovane guardò in alto, scorse una stella luminosa e rispose di si.
"E allora la vedi quella vicino?"
Lo studente rispose che non c'erano stelle vicino a quella che stava
guardando. Il Maestro allora disse: "Si, c'è. Guarda a destra e la
vedrai"
Lo studente guardò e scorse una stella dalla luce così
debole da essere quasi invisibile. Non si riusciva infatti a scorgerla
se veniva fissata direttamente. Al contrario, era visibile sulla
superficie dell'occhio solo quando lo sguardo era diretto oltre la
stella stessa. Il giovane disse al Maestro di averla trovata....
"Allora, devi capire che la conoscenza è proprio così. Per sapere che
c'è una stella devi semplicemente poterla vedere. Per credere che ci sia
una stella non devi assolutamente vederla. Per giungere alla
conoscenza, comunque, tu devi essere certo che ci sia, nonostante tu non
la veda chiaramente. Sto parlando, come vedi, per analogia. Ciò che
vale per le stelle, vale per la tua comprensione.".
Il giovane
allievo si dimostrò soddisfatto ed essi tornarono all'interno degli
edifici della Scuola. Là egli sottolineò con i suoi compagni che il
Maestro era veramente grande e meraviglioso, e anche di una saggezza
illimitata.
Come aveva potuto sapere che quella particolare stella ne aveva una vicino appena appena visibile?
"Se è per questo," disse il Maestro "tra una tale miriade di stelle ,
io dubito che noi stessimo guardando persino la stessa stella. Sono
infatti molte di più di quelle che abbiamo veduto. Ogni stella, quindi,
ne ha un'altra accanto, quasi invisibile, che può essere intravista solo
indirettamente".