martedì 14 giugno 2022

Intelligenti non si nasce, ma si diventa




“Intelligenti non si nasce ma si diventa”

Con questa forte mission , lo psicologo Prof. Reuven Feuerstein ( 1921-2014) ha ideato un metodo con una solida base, sia teorica, sia applicativa. Reuven Feuerstein è una della principali figure nel campo della psicologia delle scienze e dell’educazione. Le sue teorie sulla psicologia cognitiva sono utilizzate in molti paesi sia nel campo del recupero cognitivo che in quello aziendale e riabilitativo.

Dietro l’espressione “difficoltà di apprendimento” si nascondono problematiche legate sia alla sfera cognitiva, sia a quella emotiva; infatti vi sono bambini e ragazzi con scarsa motivazione allo studio, scarsa autostima, difficoltà a organizzarsi, blocchi e insicurezze.

Attraverso il metodo Feuerstein si lavora per l’acquisizione di “buone abitudini cognitive” che permettono di riflettere sulle modalità attraverso le quali si apprende, modificandole e arricchendole, favorendo anche una migliore visione di se stessi.

Base teorica della metodologia Feuestein è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale che si fonda sull’educazione cognitiva e più precisamente sull’educazione metacognitiva, indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari – come leggere, calcolare, ricordare – e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo.
Ciò significa «insegnare a imparare» e quindi anche «imparare a imparare».

La modificabilità cognitiva strutturale la possiamo attivare grazie all’Esperienza di Apprendimento Mediato. Quest’opera di mediazione fornisce al bambino schemi di apprendimento e modelli di comportamento che lo rendono capace di sfruttare al meglio gli stimoli ambientali promuovendo un processo autonomo e autoregolato di crescita




pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Nessun commento:

Posta un commento