lunedì 27 agosto 2018

Il Metodo Feuerstein e le modalità di lavoro


IL P.A.S. PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE (METODO FEUERSTEIN)è un programma di intervento cognitivo e metacognitivo utilizzato a partire dagli 4 anni

FINALITÀ:
Accrescere la modificabilità dell’individuo attraverso l’attivazione e lo sviluppo dei prerequisiti del pensiero: le funzioni cognitive

AFFRONTA QUESTIONI CENTRALI DELL’APPRENDIMENTO

– E’ possibile apprendere?
– Come si apprende?
– Quali le possibili ragioni del mancato apprendimento?
– Come fare per intervenire?

MODALITÀ DI LAVORO
Il Programma di Arricchimento di Strumentale (P.A.S)  è composto da esercizi carta-matita che non hanno riferimenti diretti ai contenuti disciplinari. 
Gli esercizi costituiscono la base di partenza per il lavoro di riflessione metacognitiva attivato dall’individuo attraverso l’interazione con il mediatore che non dà risposte ma indirizza e orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la risoluzione del problema
Si lavora:– sulla lettura attenta e sulla decodifica delle consegne
– sulla definizione del problema
– sulla ricerca dei dati rilevanti
– sulla analisi delle strategie di soluzione
– sulle difficoltà incontrate
– sull’errore come fonte di apprendimento
– sulla trasposizione degli apprendimenti in altri contesti

Quali  cambiamenti potrà produrre nell’individuo una Esperienza di Apprendimento Mediato?
Cambiamenti di tipo affettivo e relazionale (diminuzione dell’aggressività, partecipazione attiva, disponibilità ad autovalutarsi, sentimento di competenza, diminuzione dell’ansia di fronte al nuovo e al complesso, diminuzione della frustrazione di fronte all’errore…) e cambiamenti di tipo cognitivo e metacognitivo (utilizzazione di un vocabolario appropriato, sviluppo di strategie inconsuete, tendenza a leggere spontaneamente le istruzioni, correzione spontanea dell’errore, bisogno di precisione, attenzione e concentrazione, pertinenza delle risposte…)
pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Il Metodo Feuerstein cos'è e perchè è utile utilizzarlo.



Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo.
Reuven Feuerstein ,psicologo israeliano ha fondato, nel 1992, a Gerusalemme l’Icelp istituto di ricerca, formazione e terapia nel 1992.
Padre Fondatore  della teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale propone un nuovo metodo rivoluzionario di apprendimento mediato per soggetti, bambini, adolescenti e adulti, in situazione di handicap.

Ha dedicato la vita all’ “imparare ad imparare”, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi.
Feuerstein ha messo a punto un programma di apprendimento che è stato tradotto in 160 lingue, tra cui anche il cinese. La peculiarità di questo metodo è che non insegna nozioni o tecniche ma “insegna ad imparare”, agisce cioè direttamente sui meccanismi di apprendimento,analizza in dettaglio il processo di apprendimento, intervenendo quando sorgono dei problemi per cercare di capire, dal punto di vista cognitivo, cosa sta succedendo, ad esempio, se il soggetto non ha capacità di astrazione, non riesce a generalizzare, o semplicemente manca di informazioni essenziali per procedere nel ragionamento.
Il  sistema educativo creato da Feuerstein è basato sulla possibilità di modificare le potenzialità intellettuali con un sistema di apprendimento «in cui le informazioni vengono “mediate”, modificandole per renderle più attraenti e comprensibili. II mediatore non si interessa tanto del risultato, quanto del processo di apprendimento e non lascia mai solo l’allievo davanti alle difficoltà, ma lo guida aiutandolo a trovare la strada giusta per risolverle».
Insegnare a diventare buoni pensatori, stimolare lo sviluppo delle abilità di pensiero e la consapevolezza dei propri processi mentali implica ridisegnare anche il ruolo dell’adulto non più come trasmettitore di conoscenze, ma mediatore, facilitatore dei processi di apprendimento.
Questa proposta pedagogica ha dato un contributo fondamentale e fortemente innovativo al lavoro sul potenziale di apprendimento sia di soggetti disabili sia di soggetti “normali”, e si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi in ambito educativo e riabilitativo.
Per tale ragione può essere molto utile per tutti coloro che si occupano di educazione o di riabilitazione cognitiva.

Per ulteriori informazioni per attività di applicazione e corsi di formazione potete inviare una mail a: mluisa.boninelli@gmail.com 
pubblicato da Maria Luisa Binocoli

domenica 26 agosto 2018

Marino, Roma Metodo Feuerstein: Attivazione corso P.A.S. BASIC II LIVELLO

Corso di Formazione: P.A.S. BASIC II° LIVELLO. 

Obiettivi del corso: favorire e incrementare  la formazione di professionisti del settore educativo, terapeutico e riabilitativo offrendo al contempo interventi di sostegno.
L’obiettivo principale  di questa formazione è quello di fornire strumenti e metodologie attraverso cui intervenire attivamente sui singoli individui (bambini, studenti, pazienti, soggetti con ritardo nelle prestazioni) allo scopo di produrre le loro strategie diversificate nella risoluzione di problemi.
Il PAS BASIC, nello specifico, introduce una serie di strumenti applicabili ai bambini dai tre anni sino all’età scolare o con basso livello di performance e in tutti quei casi in cui le funzioni cognitive siano compromesse a vari livelli e si presentino come immature o carenti.
Durata e svolgimento: Il corso avrà la durata di 45 ore suddivise in 6 giornate formative così programmate: 
Venerdì 19 Ottobre dalle 14.30 alle 19.30 
Sabato 20 Ottobre dalle 8.30-13.30 e dalle 14.30 alle 19.30 
Domenica 21 Ottobre dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00 
Venerdì 2 Novembre dalle 14.30 alle 19.30 
Sabato 3 Novembre dalle 8.30-13.30 e dalle 14.30 alle 19.30 
Domenica 4 Novembre dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00 

Destinatari con crediti ECM (50 crediti)
Medici (Medicina fisica e riabilitazione, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Pediatria, Psichiatria, Medicina generale, Otorinolaringoiatria, Audiologia e foniatria, Privo di specializzazione), Psicologi, Logopedisti, Educatori prof., Terapisti occupazionali,  TNPEE, Terapisti della Riabilitazione, Tecnici della Riabilitazione psichiatrica.

Altri destinatari (no ECM) 

Insegnanti, operatori socio-sanitari, etc. La formazione è rivolta inoltre a quanti operano in ambito psico-pedagogico, sociale, formativo ed educativo

Docente  Dott.ssa M. Luisa Boninelli – Formatrice Accreditata e Autorizzata alla Formazione, vicepresidente del Centro Internazionale sulle Metodologie Educative CISME

Teoria: L’approccio del P.A.S. fonda la sua ragione sull’ipotesi che un intervento sistematico su un soggetto, anche se molto giovane, è in grado di modificare le componenti attive dei processi di pensiero, facilitando lo sviluppo e potenziando l’azione di capacità ancora non espresse. Inoltre, in presenza di situazioni di rischi emergenti, l’applicazione del Programma è in grado di inibire la loro manifestazione o di ridurne gli effetti. Qualunque sia il livello di funzionamento che questi rischi stanno interessando, il Programma f
ornisce la necessaria qualità di mediazione per costruire o ricostruire le funzioni cognitive presenti o da potenziare. 

Contenuti:
  • La Pedagogia della Mediazione
  • La Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale
  • L’Esperienza di Apprendimento Mediato
  • I Criteri di Apprendimento Mediato
  • Le Funzioni cognitive emergenti
  • Principi e tecniche di bridging
  • Apprendimento mediato di cinque strumenti del PAS basic II livello: Dall’empatia all’azione.   Apprendimento dell’attenzione a tre canali. Pensa e impara a prevenire la violenza. Conosci e identifica. Impara a fare domande per la comprensione della lettura.  Confronta  scopri l’assurdo 2
  • Attività pre-mediazione e giochi cognitivi sugli strumenti del PAS Basic II° Livello 
A conclusione del percorso formativo i corsisti riceveranno: 
1) ATTESTATO del Feuerstein Institute di Gerusalemme per l’applicazione del P.A.S. Basic 2° livello a firma congiunta del Trainer Feuerstein e del Presidente del Feuerstein Institute Rabbi Rafi Feuerstein. 
2) ATTESTATO ECM 50 crediti agli aventi diritto
Per informazioni su costi e modalità di iscrizione potete inviare una mail a: mluisa.boninelli@gmail.com 

Si organizzano corsi di formazione presso Ente Committente. Per  poter richiedere un preventivo potete inviare una mail a: mluisa.boninelli@gmail.com 

Metodo Feuerstein: attivazione nuovi corsi di formazione sul Metodo Feuerstein

Carissimi Lettori, 
vi comunico l'attivazione dei prossimi corsi di Formazione sul Metodo Feuerstein che si terranno in diverse parti d'Italia. 

1. Marino (Roma) Corso Pas Basic Secondo Livello 
    Date: 19-20-21 Ottobre 
              2-3-4 Novembre  

2. Mondragone (Ce) Corso Pas Basic Primo Livello 
    Date: 30 Novembre e 1 Dicembre  
              14-15-15 Dicembre  
              

3. Siracusa Corso Pas Standard Primo Livello 

    Date: 16-17-18 Novembre
              24-25 Novembre 

4. Catania  Corso Pas Basic Primo Livello
    Date: 10-11 Novembre; 20 Dicembre; 4-5 Gennaio

5. Vittoria (RG) Pas Basic Primo Livello 
    Date: 7-8-9 Dicembre; 

             12-13 Gennaio  

Ciascun corso sul Programma di Arricchimento Strumentale consente il riconoscimento di 50 ECM per tutte le professioni sanitarie e ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di mediatore a firma congiunta del Presidente del Feuerstein Institute Rabbi Rafi Feuerstein e dei trainer comprovante l'avvenuta formazione. 
Per ulteriori informazioni potete inviare una mail a mluisa.boninelli@gmail.com


#metodofeuerstein #formazione #scuola #psicologia #pedagogia #tnpee 

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Sta a te la scelta: mediazione di una scelta ottimistica.

Il rischio è parte integrante della vita: affrontare esclusivamente attività il cui esito positivo è scontato non è né proficuo, né stimolante. Lavorare sulla “Mediazione di un’alternativa ottimistica”: mira a orientare la persona ad escludere le alternative pessimistiche in una situazione, per guardare al futuro con ottimismo. .
Ciò aiuta ad evitare l’incunearsi del burn out professionale e funge da stimolo nel miglioramento dei processi. #metodofeuestein #formazioneprofessionale


Applicazione del Metodo Feuerstein: aspetti metacognitivi


La metacognizione costituisce una sorta di grande contenitore in cui vengono raccolte tutte le operazioni cognitive, le funzioni esecutive con lo scopo di coor- dinarle, guidarle e indurle alla riflessione. Essa si rileva come una delle più op- portune risposte da fornire alla domanda di individuazione dei processi di insegnamento e di personalizzazione dei processi di studio e di apprendimento.
Lo sviluppo di una conoscenza metacognitiva rappresenta un requisito fondamentale per una buona utilizzazione delle risorse possedute da parte dell’allievo.
Attraverso l’utilizzo di attività formative create in senso metacognitivo l’allievo inizia a diventare vero protagonista del suo apprendimento, a conoscersi e riconoscersi mentre studia, a ricavare informazioni dalle proprie capacità, utilizzando strategie a lui più consone ed adeguate e ad acquisire competenze e conoscenze sempre più approfondite.
L’utilizzo di un metodo metacognitivo consente un maggior controllo da par- te degli allievi nella conoscenza dei propri processi mentali contribuendo in tal senso alla costruzione continua dell’identità, dell’autonomia personale e delle loro competenze.
Attraverso l'utilizzo delle Pagine Pas Basic gli studenti possono migliorare nel 
1) Monitoraggio del processo 
2) A leggere spontaneamente le istruzioni 
3) Correggere spontaneamente dell'errore 
4) Bisogno di precisione 
5) Tendenza a sostenere le proprie opinione con il ragionamento logico 
6) Attenzione e concentrazione 
7) Autocritica 
8) Pertinenza delle risposte. 



pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Applicazione del Metodo Feuerstein: aspetti cognitivi


Gentili lettori 
applicare il #metodofeuerstein aiuta il bambino nel  poter migliorare sia dal punto di vista cognitivo che metacognitivo. 
Utilizzare le pagine del Programma di Arricchimento Strumentale (PAS Basic o Standard) aiuta in particolare modo 

1) incremento dell'apprendimento 
2) diminuzione numero degli errori 
3) utilizzo e acquisizione di vocaboli e concetti più difficili 
4) uso di più fonti di informazione 
5) miglioramento nella qualità della risposta 
6) uso spontaneo e consapevole delle funzioni cognitive 
7) sviluppo di strategie inconsuete 
8) aumento del pensiero divergente. 

Per ulteriori informazioni su attività di formazione e applicazione del #metodofeuerstein potete inviare una mail a:  mluisa boninelli@gmail.com 


pubblicato da Maria Luisa Boninelli

giovedì 23 agosto 2018

Nuovi corsi di Formazione sul Metodo Feuerstein


Carissimi Lettori, 
vi comunico l'attivazione dei prossimi corsi di Formazione sul Metodo Feuerstein che si terranno in diverse parti d'Italia. 

1. Marino (Roma) Corso Pas Basic Secondo Livello 
    Date: 19-20-21 Ottobre 
              2-3-4 Novembre  

2. Mondragone (Ce) Corso Pas Basic Primo Livello 
    Date: 30 Novembre e 1 Dicembre  
              14-15-15 Dicembre  
              

3. Siracusa Corso Pas Standard Primo Livello 

    Date: 16-17-18 Novembre
              24-25 Novembre 

4. Catania  Corso Pas Basic Primo Livello
    Date: 10-11 Novembre; 20 Dicembre; 4-5 Gennaio

5. Vittoria (RG) Pas Basic Primo Livello 
    Date: 7-8-9 Dicembre; 

             12-13 Gennaio  

Ciascun corso sul Programma di Arricchimento Strumentale consente il riconoscimento di 50 ECM per tutte le professioni sanitarie e ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di mediatore a firma congiunta del Presidente del Feuerstein Institute Rabbi Rafi Feuerstein e dei trainer comprovante l'avvenuta formazione. 
Per ulteriori informazioni potete inviare una mail a mluisa.boninelli@gmail.com


#metodofeuerstein #formazione #scuola #psicologia #pedagogia #tnpee 

sabato 18 agosto 2018

Le coccole della mamma favoriscono lo sviluppo cerebrale del bimbo

LA CAREZZA di una madre va ben oltre un semplice gesto d'affetto.                                     Il contatto fisico tra lei e il proprio piccolo, infatti, sarebbe fondamentale per lo sviluppo del cervello del bambino. Secondo un nuovo studio sui topi del team di esperti dell’Emotional Brain Institute di New York, pubblicato sulla rivista eNeuro come le cure materne siano un fattore chiave per lo sviluppo cerebrale della prole e possono avere effetti anche a lungo termine, in quanto modulano la produzione di serotonina, neurotrasmettitore chiave per lo sviluppo del cervello. Separare un figlio dalla propria madre nella prima fase della sua vita, precisano i ricercatori, potrebbe quindi far deviare questo sviluppo e causare una maggior suscettibilità a disturbi neuropsichiatrici e problemi comportamentali. Se un bimbo dovesse perdere la genitrice in questa fase della vita o essere allontanato da lei, è quindi molto importante riempirlo di attenzioni e coccole per colmare questo vuoto. 


LO STUDIO

Lo studio, coordinato dalla psichiatra Catia Teixeira, è stato condotto su un gruppo di 24 cuccioli di topo. Il team si è servito di un metodo innovativo, ovvero di registrazioni elettrofisiologiche wireless, un sistema con cui è possibile di registrare l’attività cerebrale in remoto, e ha permesso di monitorare il cervello dei cuccioli durante i momenti di interazione con la propria madre. Dalle analisi, il team di ricercatori è riuscito a mostrare l'esistenza di un legame diretto tra la cura materna e la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore noto per essere coinvolto in importanti funzioni, tra cui lo sviluppo del cervello e la regolazione del tono dell'umore e delle emozioni.



I RISULTATI

I ricercatori hanno scoperto che il contatto materno è in grado di aumentare nei cuccioli l'attività della corteccia cingolata anteriore, una regione del cervello ricca di recettori della serotonina. Quando invece i ricercatori hanno bloccato artificialmente questi recettori, l'effetto della presenza della madre è stato neutralizzato del tutto. Successivamente, i ricercatori hanno trattato alcuni cuccioli, che erano stati precedentemente isolati dalla madre, con la fluoxetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (ovvero che ne impedisce il riassorbimento, aumentandone la disponibilità per il cervello) e principio attivo di una classe di psicofarmaci che rientrano nell'ambito degli antidrepressivi. Una volta somministrato il farmaco, i ricercatori hanno osservato che l'attività della corteccia cingolata anteriore aumentava in modo molto simile a quanto osservato con la presenza della madre. “I nostri risultati, quindi, evidenziano come il contatto materno e il sistema della serotonina siano importanti regolatori dell'attività neuronale nel cervello in via di sviluppo dei cuccioli”, concludono i ricercatori.
Fonte: la Repubblica. 


#mamma #coccole #bimbi #ricerca #genitori 


pubblicato da Maria Luisa Boninelli


giovedì 16 agosto 2018

Metodologie a confronto: Gardner e la teoria delle intelligenze multiple.

Howard Gardner ha  acquisito celebrità nella comunità scientifica grazie alla sua notissima teoria sulle intelligenze multiple. La sua proposta consiste nel considerare priva di fondamento la vecchia concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d'intelligenza (Q.I.), e sostituirla con una definizione più dinamica, articolata in sottofattori differenziati. Gardner ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna deputata a differenti settori dell'attività umana:
  • Intelligenza logico‐matematica
  • Intelligenza linguistica
  • Intelligenza spaziale
  • Intelligenza musicale
  • Intelligenza cinestetica o procedurale
  • Intelligenza interpersonale
  • Intelligenza intrapersonale. In seguito, nel corso degli anni '90, ha proposto l'aggiunta di altri due tipi di intelligenza: quella naturalistica e quella esistenziale.
Le teorie delle intelligenze multiple è stata inserita nel libro ‘Frames of the Mind’, scritto nel 1983 e conosciuto in Italia come ‘Formae mentis’, in cui si sosteneva l’esistenza di diverse forme di intelligenza in aggiunta a quelle già conosciute.
Gardner criticando le teorie vigenti, perché considerate riduttive e statiche, e partendo da studi eseguiti su bambini dotati da diversi capacità intellettive, riesce a desumere l’esistenza di differenti aspetti legati all’intelligenza. Tali risultati furono confermati da ricerche eseguite su pazienti con ictus a cui mancavano delle funzioni cognitive, e, di conseguenza, hanno permesso di formulare un concetto molto più ricco diintelligenza. Partendo da questo presupposto si ottenne una forma di intelligenzacomposta da ben sette abilità intellettive. La teoria che ne deriva sarà, dunque, definita dallo stesso Gardner teoria delle Intelligenze multiple.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Metodologie a confronto: Lev Semenovich Vygotskij


Idea di bambino
Bambino protagonista e costruttore della propria conoscenza,cresce lavorando sulla zona di sviluppo prossimale. “E’ la distanza tra il livello di sviluppo attuale come lo si può determinare attraverso il modo in cui il bambino risolve i problemi da solo e il livello di sviluppo potenziale come lo si può determinare attraverso il modo in cui il bambino risolve i problemi assistito da un adulto o collaborando con altri bambini più avanti” (1978).

Metodologia
Costruttivismo. La distinzione tra sviluppo attuale e zona prossimale permette a Vygotskij di precisare il senso dello sviluppo: dal sociale, mediazione, verso l’individuale, sviluppo attuale.

L’ educatrice
Il mediatore deve collocare il suo intervento nella zona prossimale di sviluppo per permettere all’individuo di superare le sue competenze attuali grazie ad un’ azione congiunta con il mediatore o con altri individui. Il mediatore deve anche permettere l’interiorizzazione delle procedure acquisite nell’interazione sociale, perché l’individuo possa attivarle in modo autonomo, cioè integrarle nello sviluppo attuale.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Metodologie a confronto: Comportamentismo.




Pavlov e il condizionamento classico
Questo apprendimento fatto di associazioni tra due stimoli è chiamato condizionamento classico, perchè esso può avvenire diretto dall'esterno ma è un riflesso già presente nella persona. Ogni volta che ad essere condizionato è ciò che esiste già siamo in presenza di condizionamento classico. Questo processo viene chiamato: stimolo‐risposta o causa‐effetto.

Burrhus Frederic Skinner e il condizionamento operante
Un altro tipo di condizionamento è quello operante dello psicologo e scrittore statunitense, che scoprì una delle forme principali del comportamentismo. Il condizionamento operante è una procedura generale di modifica del comportamento di un organismo, ossia è una modalità attraverso la quale l'organismo apprende. La differenza tra condizionamento classico di Pavlov e condizionamento operante di Skinner sta nel fatto che Pavlov rinforzava i riflessi che la persona già possedeva,mentre Skinner, aiutava la persona a realizzare nuovi apprendimenti che non sono compresi nel suo corredo innato.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Metodologie a confronto: Metodo Montessori


Idea del bambino

Accosta l'idea del bambino laborioso per il quale crea una scuola nuova, per proporsi

istituzionalmente come scuola dell'infanzia. All'immagine tradizionale del bambino che è tutto gioco e immaginazione , si va sostituendo sotto i suoi occhi l'idea di un bambino concentrato, disciplinato, calmo, severamente impegnato nel suo lavoro, capace di giungere alla conquista esplosiva della scrittura e della lettura già in età prescolastica.


Metodologia

Gli elementi che caratterizzano il metodo della Montessori sono : l'ambiente speciale della casa, costruita a misura del bambino, la maestra umile e il materiale scientifico. L'educazione prescolastica assume così, le forme di una vera e propria scuola dell'infanzia,  con contenuti e metodi suoi propri. Queste affermazioni sono supportate, a dire della Montessori, dalla presenza di un ambiente adatto e di un materiale adeguato, dove il bambino perviene immediatamente alla sua "conversione", attraverso la concentrazione sul proprio materiale e, quindi, con un comportamento che esclude gioco e fantasia, e si caratterizza per la ripetizione dell'esercizio, la cura dell'ordine e del lavoro severo. Altro punto focale della metodologia della Montessori è l'ambiente che comprende la struttura, il materiale della scuola, il materiale scientifico, l'insieme delle attività di vita pratica della casa, e, infine, l'educatrice. 
La Montessori insiste sull'importanza che l'intero arredamento sia proporzionato all'età del bambino.



L’educatrice

All'educatrice viene richiesto un atteggiamento di grande umiltà e di rispetto per il progressivo dispiegarsi dello sviluppo infantile. Ad essa spetta il compito di organizzare l'ambiente e di mostrare ai bambini l'uso corretto del materiale per poi dedicarne ogni attenzione all'osservazione dei comportamenti individuali. I suoi compiti sono di aiuto finalizzato ad uno sviluppo che deve potersi compiere secondo i ritmi della natura, e nella direzione originale di ciascuna individualità.


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pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Metodologie a confronto: il metodo Agazzi


Idea di bambino
Criticano la precocità dell'educazione poiché intendono formare bambini e non scolari. Il bambino deve crescere in un ambiente familiare che stimoli la sua creatività e deve avere un continuo dialogo con l'adulto. L'attività del bambino è il punto centrale del processo educativo. Il bambino deve essere libero di fare da sé pur rispettando l'ordine delle cose ed essere capace di collaborare con gli altri seguendo il metodo del mutuo insegnamento: il bambino più esperto e consapevole fornisce informazioni ed indicazioni ad un proprio compagno meno preparato.

Metodologia
Il metodo intuitivo 
diviene il percorso principale dell'apprendimento. L'educatrice agisce indirettamente e pur rispettando la spontaneità del bambino organizza e predispone ambienti e situazioni. Il metodo intuitivo identifica l'insegnamento come un metodo per favorire le esperienze, in cui i bambini apprendono direttamente

e spontaneamente con il loro fare e osservare. 
Principi fondamentali dell'insegnamento agazziano :
  • Attività di vita pratica: giardinaggio, preparazione della tavola, igiene personale ecc. sono valorizzati come
    elementi educativi di primo ordine.
  • Educazione estetica: armonia e bellezza sono alla base del senso estetico e si ritrovano in tutti i momenti della
    vita quotidiana. Ciò che più interessa all'educazione estetica sono le attività costruttive come il disegno e la
    recitazione.
  • Educazione sensoriale: consiste nell'ordinare per colore, materia e forma gli oggetti raccolti dai bambini.
    Confrontandoli tra loro possono scoprire somiglianze ed uguaglianze. Il linguaggio assume una centrale azione
    educativa della scuola materna.
  • Educazione al canto: Il canto è inteso come apprendimento spontaneo, come avviene nelle tradizioni popolari. Il
    canto aiuta il bambino a liberarsi dalla pesantezza dei lavori manuali e lo rende più sereno.
  • Istruzione intellettuale: si basa sull’esplorazione del mondo e naturale passaggio dalla percezione ai concetti.
  • Educazione del sentimento: contro l’aggressività. Si sviluppa anche praticando religione, educazione fisica e
    educazione morale.

    L’educatrice
    Seguendo le teorie delle Agazzi, abbiamo una nuova figura di docente della scuola materna: l' educatrice
    Una figura professionale sempre aggiornata. Oltre alla capacità di amare i bambini deve saper coltivare i rapporti umani con ottimismo escludendo atteggiamento di ansietà e di malumore. Deve avere proprio un profondo senso del dovere, uno spirito d'ordine e di coerenza e devono assicurare alla vita della scuola una atmosfera di stabilità e di sicurezza

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Metodi a confronto. Il Metodo Feuerstein: alcuni principi cardine


Idea di bambino
Fu a partire dallo studio sugli adolescenti che Feuerstein e i suoi collaboratori misero a punto un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento e un programma di intervento cognitivo, diventato noto come metodo Feuerstein. Quale forza, si chiese Feuerstein, permetteva a bambini ed adolescenti segnati da esperienze così tragiche da dimenticare il dramma, da credere di nuovo nella giustizia, di provare una forte motivazione all’apprendimento? Come potevano quei bambini tornare ad una vita di giochi, di gioia per lo studio? Solo un’intrinseca capacità di modificazione rende possibili questi incredibili cambiamenti. Di fronte a quei ragazzi in cui era possibile cogliere la modificabilità umana in atto, egli maturò la convinzione che l’uomo è in grado di automodificarsi in modo più significativo di quanto comunemente si creda.

Metodologia
Feuerstein e i suoi collaboratori elaborarono un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento denominato LPAD, e un programma di intervento cognitivo Instrumental Enrichment Program, PEI, alternando continuamente riflessione teorica, osservazione clinica ed attività pratica per l’applicazione degli strumenti e per la formazione dei docenti, consulenti e supervisori. La psicologia umanistica, il cognitivismo e il costruttivismo sono dunque lo sfondo della concezione di Feuerstein, dettainterazionismo sociale, che mette in primo piano il ruolo delle relazioni sociali nella costruzione dei processi cognitivi.

L’educatore
L’insegnante si interpone tra lo studente e il compito operando una selezione di stimoli, cercando di costruire esperienze che siano significative, per stimolare nello studente il processo dell’imparare ad imparare attraverso lo sviluppo di abilità e strategie.

L'importanza del gioco per lo sviluppo cognitivo dei bambini.


Quando i bambini giocano con degli oggetti stanno crescendo. E' quello uno dei momenti più importanti della loro crescita psichica e spirituale. In quel momento loro instaurano delle relazioni con gli oggetti come se fossero animati. 
Sarebbe inopportuno se in questi momenti un genitore dicesse: metti a posto la stanza oppure che razza di gioco stai facendo. 
Sono i momenti più importanti per un bambino. 
La nostra relazione con loro passa anche attraverso quel gioco che a noi sembra strano. Quando parlano da soli con gli oggetti i bambini esprimono tutto il loro mondo interiore. Per mettere ordine c'è tempo. 

Ai bambini basta dare poche regole ed assicurarsi che le osservino. Lasciamo vivere i nostri figli e cerchiamo di non proiettare su di loro le nostre preoccupazioni. 
Loro sono già tanto impegnati a crescere..



pubblicato da Maria Luisa Boninelli

Scoperta del bambino: attività pratiche da sviluppare all'aria aperta

Se abitate in campagna, sperimentate varie attività all’aperto, fornendo al bambino tutti gli attrezzi necessari per lavorare la terra, come: rastrello, paletta, innaffiatoio, guanti e stivaletti.
Tra le attività, potete sperimentare:
la raccolta di fiori e piante, come basilico, rosmarino, margherite, per poter cogliere le diverse profumazioni.
La semina di piccole piantine, che permetterà al bambino di assistere alla loro nascita e allo sviluppo (un’emozione davvero indescrivibile). Il lavoro di semina e di cura va insegnato ai piccoli e poi lasciato gestire direttamente a loro.
Ora non vi rimane che mettervi a lavoro! Quelle descritte, sono solo alcune delle molteplici attività montessoriane che possono essere svolte tra le mura domestiche. Il consiglio che vi diamo e di dare un’occhiata ai cofanetti di Eve Herrmann, dove potrete trovare l’intera collana dedicata alle attività Montessori da svolgere con il vostro piccolo.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

La scoperta del bambino: in cucina sperimentiamo insieme

Learning Tower 
Per le attività in cucina consigliamo una buona organizzazione dell’ambiente, al fine di eliminare tutti i potenziali pericoli per il nostro bambino. 
Le possibilità sono due:

  1. Se lo spazio della cucina è abbastanza grande, possiamo organizzare un piccolo angolo a misura di bambino, con tutto ciò che occorre alla sua altezza, a partire dal tavolo, dalle sedie e da piccoli mobili dove poter riporre vari utensili.
  2. Se lo spazio, invece, è più piccolo possiamo ricorrere alla Learning Tower, una torretta che permetterà al bambino di lavorare alla stessa altezza dell’adulto in totale sicurezza.





Non ci rimane ora che sperimentare alcune delle attività classiche in cucina, come:
  1. impastare (dai 14 mesi circa)
  2. sbucciare un mandarino (dai 15 mesi circa)
  3. pelare con un pela verdura (dai 18 mesi circa)
  4. tagliare frutta e verdura cotta o formaggi morbidi (dai 18 ai 22 mesi circa)
  5. spremere un mandarino (dai 22 mesi circa)


In queste attività, non dimenticate di descrivere passo a passo, ad alta voce, che cosa state facendo, invitando il vostro bambino a fare altrettanto. Infine, al termine di ogni attività, mostrate al bambino come riporre in ordine gli utensili e chiedete di riportarli al loro posto. Lasciate il tutto a portata di “bambino” cosicchè possa svolgere l’attività in piena autonomia (se lo desidera).
pubblicato da Maria Luisa Boninelli

La scoperta del bambino: attività pratiche

ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE IN CUCINA
Travasare: fornite ai vostri bambini 2 bottiglie (possibilmente di platica) e un imbuto, infine fate vedere loro come avviene il travaso del liquido da un recipiente all’altro cosicché possano sperimentare anche loro l’attività.
Piegare: mentre state per apparecchiare la tavola, potete dare ai vostri bambini dei tovagliolini da piegare. Sarà divertente insegnarli diversi modi per sperimentare la loro creatività.
Spolverare, lavare e asciugare: prima di apparecchiare, date uno strofinaccio al vostro piccolo per spolverare il tavolo e successivamente una spugnetta inumidita, vedrete come con cura sperimenterà anche questa attività.
Apparecchiare: questa è un’altra attività molto interessante per il bambino perché gli permette di trasportare oggetti delicati (quindi di allenare anche la motricità fine e non), oltre che di organizzare con cura e fantasia la tavola.
pubblicato da Maria Luisa Boninelli

La scoperta del Bambino: attività pratiche


Crediamo erroneamente che il bambino più ‘ricco di giocattoli’, più ‘ricco d’aiuti’ possa essere il meglio sviluppato. Invece la moltitudine disordinata di oggetti, è essa che aggrava l’animo di un nuovo caos, e lo opprime nello scoraggiamento.”
Maria Montessori, “La scoperta del bambino”.
Oggi siamo soliti riempire i nostri bambini di giocattoli di ogni genere, i quali, però, non lasciano sempre spazio alla loro fantasia o allo spirito creativo. Inoltre, sappiamo molto bene che i bambini si annoiano degli stessi giochi e qui commettiamo l’errore nel proporgli sempre regali e giochi nuovi, quasi come se stessimo allevando i nostri figli al “consumismo”.
Ecco che ritroviamo nuovamente utile e funzionale il metodo Montessori, il quale afferma che intrattenere bambini con attività concrete della vita quotidiana rende l’esperienza ludica maggiormente accattivante e sorprendente.
In questo articolo, quindi, vogliamo offrirvi dei piccoli spunti per attività ludiche che potete svolgere voi mamme a casa con i bambini (attività fino ai 36 mesi). Si tratta di attività apparentemente banali, che vengono in realtà isolate e analizzate con molta cura e attenzione, al fine di permettere al bambino di acquisire nuove competenze.
ATTIVITA’ DI VITA PRATICA
  1. Vestirsi: una delle attività che incuriosisce molto i bambini è il vestirsi da soli, questo perché oltre a fare esercizi di motricità fine, permette loro di mettere in pratica la loro fantasia e le loro capacità.
  2. Mettere in ordine i vestiti: il secondo step per questa attività è insegnare ai bambini a riporre in ordine i loro vestiti, proponendogli ad esempio un piccolo mobile a misura di bambino.
  3. Toilettatura: questa è un’altra attività molto importante che può dar vita al rito prima della nanna: il bambino in questa fase può imparare a lavarsi le mani, il viso, ad utilizzare lo spazzolino e a soffiarsi il naso.

pubblicato da Maria Luisa Boninelli

lunedì 13 agosto 2018

I quattro grandi stadi di sviluppo del bambino.


Il bambino, durante la sua età evolutiva, vive e percorre 4 grandi stadi di sviluppo cognitivo. Jean Piaget descrive e specifica ben precisamente questi periodi.

Periodo senso-motorio (0-2 anni)

In questo periodo, il bambino esplora e si relaziona con l’ambiente attraverso i sensi e le capacità motorie che piano piano si perfezionano. Da semplici azioni di “riflesso” passa gradualmente ad un intenzionalità delle sue azioni, riuscendo a differenziare il suo corpo dagli oggetti esterni e dare uno scopo a quello che fa.

In questo periodo (più specifico tra i 18/24 mesi) si sviluppa il famoso senso di permanenza di un oggetto, inteso come la capacità di capire che un oggetto esterno esiste indipendentemente dalla consapevolezza di esso e che pertanto può muoversi, spostarsi,apparire e sparire secondo un’azione ben precisa.
Per alimentarne lo sviluppo, il metodo Montessori progetta e crea diversi materiali specifici, come ad esempio, la scatola per imbucare.

Periodo pre-operatorio (2-6/7 anni)

In questo stadio, compaiono il linguaggio, il gioco simbolico e l’imitazione differita.
Qui il piccolo inizia una fase di riconoscimento del sé, identifica i familiari e le persone che vede spesso, comprende la propria immagine riflessa nello specchio, sviluppa bene la parola.
Il bambino è in grado di utilizzare immagini, simboli, parole e rappresentazioni mentaliattraverso un’imitazione differita.
Egli è capace, quindi, d’osservare e solo in un secondo momento, a distanza di ore o interi giorni, di riprodurre quello che ha osservato, conservando una rappresentazione interna di esempio da imitare.
Inizia il gioco simbolico. Un simbolo può rappresentare qualsiasi cosa per lui, anche se completamente diversa da quella che realmente è: ad esempio, una scatola può rappresentare un tavolo, una scopa un cavallo…
In questo periodo il gioco del bambino prevede il coinvolgimento di altre persone ma in lui prevale un egocentrismo intellettuale: non sa che ogni persona ha un punto di vista diverso di pensiero ma è convinto che tutti la pensino come lui e ne capiscano i pensieri.
Proprio per questo, vediamo bambini raccontare storie in maniera incomprensibile per l’ascoltatore. Si assiste ad una comunicazione senza connessione logica e ricca di libere associazioni.

Periodo operatorio-concreto (6/7-11 anni)

Nello stadio operatorio-concreto, assistiamo ad uno sviluppo cognitivo più complesso, dove prevale l’uso di operazioni mentali reversibili.
In questo periodo il bambino sviluppa comprensione e logica. I simboli, per lui prima utilizzati senza senso, vengono manipolati secondo una logica. Riesce a compiere operazioni mentali come sommare, sottrarre, dividere, moltiplicare, classificare, mettere in corrispondenza, tutto su basi concrete e dati tangibili.
Si acquisisce il concetto di reversibilità: l’effetto di un’operazione può essere annullata da un’operazione opposta. Un’immagine su carta, ritagliata in vari pezzi, può essere scomposta e ricomposta rimettendo i vari pezzi di carta vicini.
Il bambino riesce, man mano a comprendere le diverse quantità numeriche, lunghezze ed i volumi liquidi. Riesce a ragionare e comprendere come una tale quantità rimane la stessa anche sotto una forma diversa.

Periodo operatorio-formale (12-15 anni)

Qui le trasformazioni a livello cognitivo coinvolgono il pensiero che si sviluppa in attività mentali complesse e sopratutto astratte.
Dopo i 12 anni, infatti, il bambino riesce a creare dei pensieri astratti e crearsi un pensiero immaginario, ipotetico e deduttivo anche senza una reale esperienza. Fantastica su cose che potrebbero accadere. Crea da diversi pensieri delle conseguenze logicamente possibili creandosi degli schemi di pensiero soggettivi come ad un adulto. Secondo Piaget, infatti, questo periodo conclude lo sviluppo cognitivo della persona.

Un’educazione adeguata del bambino secondo gli stadi di sviluppo cognitivo

La conoscenza di quest’importanti stadi cognitivi di Piaget permette tutt’oggi, a livello educativo, di concentrare e scandire determinate azioni, attività e materiali in specifici momenti dove il bambino può assimilare e sviluppare tutto ciò che gli è veramente utile nelle varie fascia d’età. 
Fonte: web 
pubblicato da Maria Luisa Boninelli