
A differenza della formazione tradizionale, ancora oggi prevalentemente caratterizzata da lezioni frontali e trasmissione di contenuti e poca didattica laboratoriale o esperienziale, l'approccio del Metodo Feuerstein si basa sul sostenere il processo cognitivo attraverso una propria rielaborazione.
Ogni bambino è unico, il suo sviluppo di crescita è scritto nel proprio DNA.

Il compito del genitore-mediatore è paragonabile a quello del contadino: bisogna preparare il terreno, innaffiarlo e proteggerlo dal gelo, ma una volta che il seme è stato piantato, si può solo attendere pazientemente che la natura faccia il suo corso.
Quando la piantina spunterà, occorrerà prendersene cura, fornire il giusto nutrimento al momento opportuno e senza esagerare. A volte l'eccessivo aiuto o supporto diventa un ostacolo, una barriera nei processi di apprendimento dei nostri bambini.
E' opportuno invece diventare dei facilitatori di questi processi.
Quando la piantina sarà cresciuta, bisognerà guidarla affinché cresca dritta, ma non si potrà accelerare il suo processo di crescita naturale.
Proprio con il contadino, chi si occupa di educazione deve osservare il bambino mentre cresce e analizzare i segnali che fornisce per aiutare al meglio.
pubblicato da Maria Luisa Boninelli
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