Di "Mediazione" hanno parlato pedagogisti e psicologi, filosogi e psicoanalisti che hanno fatto più o meno esplicito riferimento alla presenza di un intermediario nella relazione pedagogica.
La ricerca educativa, ha approfondito l'analisi delle variabili all'interno del modello di apprendimento cositutito da S (stimolo), O (soggetto in apprendimento) e R (risposta), individuando di volta in volta strutture di mediazione che organizzino sia lo stimolo sia le risposte e faciitino quindi un corretto funzionamento del pensiero nel soggetto che apprende.
Per il Prof. Feuerstein, il mediatore è colui che funge da intermediario tra un sapere e colui che impara. Il mediatore agisce in modo che tutti gli stimoli divengano conoscenze; egli offre ai discenti la possibilità di imparare a raccogliere, interpretare e organizzare le informazioni ricevute dall'ambiente e, di conseguenza, di rendersi via via autonomi nell'apprendimento, capaci di adattarsi con flessibilità a tutte le situazioni nuove.
La mediazione è qualità della comunicazione,sia all'interno di un sistema gerarchicamente costituito, sia nelle relazioni tra pari. La pedagogia della mediazione diventa dunque la pedagogia del processo di comunicazione, che si fa più ricco e intenzionalmente volto alla modificabilità cognitiva di chi apprende.
All'interno della corrente mediativa, Reuven Feuerstein si distingue per il fatto di avere messo a punto uno strumento capace di determinare la capacità di apprendimento di un individuo, il suo livello di modicabilità ed i suoi bisogni di mediazione (L.P.A.D.); un programma strutturato che consente il recupero delle carenze cognitive responsabili delle diffcoltà di apprendimento (P.A.S.); dei criteri di mediazione, ovvero dei comportamenti del mediatore che favoriscono le interazioni, sviluppando la dinamica della comunicazione e la capacità di apprendimento del soggetto.
La ricerca educativa, ha approfondito l'analisi delle variabili all'interno del modello di apprendimento cositutito da S (stimolo), O (soggetto in apprendimento) e R (risposta), individuando di volta in volta strutture di mediazione che organizzino sia lo stimolo sia le risposte e faciitino quindi un corretto funzionamento del pensiero nel soggetto che apprende.
Per il Prof. Feuerstein, il mediatore è colui che funge da intermediario tra un sapere e colui che impara. Il mediatore agisce in modo che tutti gli stimoli divengano conoscenze; egli offre ai discenti la possibilità di imparare a raccogliere, interpretare e organizzare le informazioni ricevute dall'ambiente e, di conseguenza, di rendersi via via autonomi nell'apprendimento, capaci di adattarsi con flessibilità a tutte le situazioni nuove.
La mediazione è qualità della comunicazione,sia all'interno di un sistema gerarchicamente costituito, sia nelle relazioni tra pari. La pedagogia della mediazione diventa dunque la pedagogia del processo di comunicazione, che si fa più ricco e intenzionalmente volto alla modificabilità cognitiva di chi apprende.
All'interno della corrente mediativa, Reuven Feuerstein si distingue per il fatto di avere messo a punto uno strumento capace di determinare la capacità di apprendimento di un individuo, il suo livello di modicabilità ed i suoi bisogni di mediazione (L.P.A.D.); un programma strutturato che consente il recupero delle carenze cognitive responsabili delle diffcoltà di apprendimento (P.A.S.); dei criteri di mediazione, ovvero dei comportamenti del mediatore che favoriscono le interazioni, sviluppando la dinamica della comunicazione e la capacità di apprendimento del soggetto.
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