I bambini vengono traditi tutte le volte che non possono dire la paura.
E si devono adattare per compiacere.
Quando professiamo l’amore e pratichiamo l’abitudine.
Quando non devono disturbare e mettiamo in mano un oggetto, o un cibo in bocca per farli stare buoni.
Li tradiamo quando non si spiegano i vuoti. Quando si tace credendo di proteggerli.
Quando diciamo: non è niente. E quel niente poi condiziona le loro vite.
Li tradiamo tutte le volte che non li abbracciamo abbastanza.
Che non chiediamo scusa se sbagliamo.
Quando abbiamo aspettative. E vogliamo che riescano ad ogni costo.
Che siano bravi.
Che non ci diano problemi.
Li tradiamo quando ci preoccupiamo troppo e diciamo: lo faccio per te.
Non è vero. Spesso lo facciamo per gli altri.
Quando insegniamo che l’altro è lo straniero e devono averne paura.
Quando non ci liberiamo dei debiti ingombranti e facciamo a loro quello che è stato fatto a noi. Senza cambiare il destino.
Quando cerchiamo di eliminare ogni sofferenza: imprevisti, delusioni, fallimenti.
Quando diciamo: puoi tutto. E non è così.
Li tradiamo quando facciamo finta di essere corazzati. Invece siamo di creta, e dovrebbero saperlo che non c’è niente di male.
Quando li riempiamo di regali per compensare.
Quando diciamo che va tutto bene e stiamo male. Non sono stupidi.
Quando diciamo che devono conquistare il mondo. Che non c’è proprio niente da conquistare. La vita non è una battaglia.
Loro sono piccoli.
Dipendono da noi.
E non si possono difendere.
Si affidano e si fidano.
E non ci sono Se, Ma e Però.
Né certezza di fare la cosa giusta.
Ma essere sinceri, quello sì.
Quello glielo dobbiamo. Se lo aspettano.
Possiamo mentire. Eppure, potete star certi che, prima o poi, ci scoveranno.
E quando succederà non ce lo perdoneranno.
Ci perdonano tante cose i nostri figli, ma non questa.
Da noi si aspettano la verità.
Come un dono. La notte di Natale.
pubblicato da Maria Luisa Boninelli
E si devono adattare per compiacere.
Quando professiamo l’amore e pratichiamo l’abitudine.
Quando non devono disturbare e mettiamo in mano un oggetto, o un cibo in bocca per farli stare buoni.
Li tradiamo quando non si spiegano i vuoti. Quando si tace credendo di proteggerli.
Quando diciamo: non è niente. E quel niente poi condiziona le loro vite.
Li tradiamo tutte le volte che non li abbracciamo abbastanza.
Che non chiediamo scusa se sbagliamo.
Quando abbiamo aspettative. E vogliamo che riescano ad ogni costo.
Che siano bravi.
Che non ci diano problemi.
Li tradiamo quando ci preoccupiamo troppo e diciamo: lo faccio per te.
Non è vero. Spesso lo facciamo per gli altri.
Quando insegniamo che l’altro è lo straniero e devono averne paura.
Quando non ci liberiamo dei debiti ingombranti e facciamo a loro quello che è stato fatto a noi. Senza cambiare il destino.
Quando cerchiamo di eliminare ogni sofferenza: imprevisti, delusioni, fallimenti.
Quando diciamo: puoi tutto. E non è così.
Li tradiamo quando facciamo finta di essere corazzati. Invece siamo di creta, e dovrebbero saperlo che non c’è niente di male.
Quando li riempiamo di regali per compensare.
Quando diciamo che va tutto bene e stiamo male. Non sono stupidi.
Quando diciamo che devono conquistare il mondo. Che non c’è proprio niente da conquistare. La vita non è una battaglia.
Loro sono piccoli.
Dipendono da noi.
E non si possono difendere.
Si affidano e si fidano.
E non ci sono Se, Ma e Però.
Né certezza di fare la cosa giusta.
Ma essere sinceri, quello sì.
Quello glielo dobbiamo. Se lo aspettano.
Possiamo mentire. Eppure, potete star certi che, prima o poi, ci scoveranno.
E quando succederà non ce lo perdoneranno.
Ci perdonano tante cose i nostri figli, ma non questa.
Da noi si aspettano la verità.
Come un dono. La notte di Natale.
pubblicato da Maria Luisa Boninelli
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